Come possessore di Oculus e di conseguenza del suo visore a realtà virtuale chiamato Rift, il gigante del social networkink Facebook ha un ovvio interesse nell'evoluzione e nello sviluppo di tutto quello che è l'universo di accessori legati proprio alla realtà virtuale. Per il successo di questa nuova tecnologia è infatti necessario che tutti siano in grado, nel più semplice dei modi, di realizzare contenuti in grado di essere sfruttati con gli attuali visori e con quelli che li succederanno.
Nel corso della proprio F8 Conference, la conferenza annuale dedicata agli sviluppatori e organizzata dalla stessa Facebook, lo stesso Mark Zuckerberg ha mostrato per la prima volta al pubblico il prototipo di una videocamera a 360 gradi parte di un sistema di cattura di video a 360 gradi in alta definizione chiamato Sorround 360.
La videocamera mostrata somiglia ad una sorta di UFO dotato di ben 17 "occhi grandangolari" dei quali 14 posti sul proprio "equatore" e 3, una in alto e due in basso, poste invece ai poli.
La Sorround 360 può registrare contenuti con una risoluzione di 4K, 6K o 8K, risoluzioni altissime che generano quindi un enorme quantitativo di dati. Proprio per questo motivo Facebook è al lavoro per il perfezionamento del proprio codec Direct Streaming che dovrebbe essere in grado di gestirne il flusso in maniera efficace. I contenuti ottenuti con la nuova Sorround 360 sono fruibili tramite i visori a realtà virtuale più noti, come ad esempio Rift di Oculus (o forse meglio dire proprio di Facebook) e Gear VR di Samsung.
Con Sorround 360 Facebook cerca quindi di ottenere una fotocamera a 360 gradi di grandissima qualità in soluzione unica, non cioè realizzata unendo in serie diverse fotocamere standard, come nel caso di composizioni di GoPro o simili. Le difficoltà nella realizzazione di supporti per queste soluzioni ibride, oltre che la complessità dello stitching delle immagini e i proibitivi costi, portano infatti spesso gli utenti alla resa prima ancora di aver completato il progetto.
La proposta di Facebook risolve così i problemi di posizionamento delle fotocamer e di stitching in post-produzione. Resta da risolvere il problema del prezzo. Sorround 360 dovrebbe infatti costare intorno ai 30.000$, una cifra sicuramente accessibile a pochi. Nel corso della prossima estate, tuttavia, Facebook potrebbe rilasciare ufficialmente dati e progetti riguardanti il design del proprio hardware oltre che i codici di stitching utili ad unire le immagini riprese. Il tutto nella speranza di una accelerazione nella diffusione delle soluzioni in grado di riprendere contenuti a 360 gradi.