Sono passate solo poche settimane da quando Mark Zuckerberg ha convinto con un miliardo di dollari i proprietari dell'applicazione Instagram a vendere la stessa a Facebook e già ecco spuntare il primo frutto di questa onerosa acquisizione. Nel corso della giornata di ieri, infatti, è stato lanciato ufficialmente il primo clone dell'applicazione per la condivisione degli scatti ripresi con il proprio smartphone.
La nuova applicazione, che da ieri è disponibile sull'app store statunitense, prende il nome di Facebook Camera e permette di condividere le foto appena scattate e di personalizzarle attraverso una serie di filtri proprio come accade in Instagram.
Da quanto potuto vedere in queste ore le due applicazioni sono estremamente simili sotto ogni punto di vista. Le uniche due novità introdotte da Facebook Camera sono infatti l'integrazione degli amici di Facebook con la possibilità di vedere le loro foto, mettere "mi piace" e taggare gli amici stessi e la possibilità di caricare sul social network più foto contemporaneamente.
Viene dunque a questo punto spontaneo chiedersi il perché dell'acquisizione di Instagram, avvenuta solo un mese fa. Secondo il nostro parere, Zukerberg ha voluto assicurarsi tramite questo acquisto le proprietà intellettuali della startup californiana per non dover così, in un futuro che si è rivelato molto prossimo, pagare le royalties alla stessa Instagram. O anche, come successo con Lightbox, per assicurarsi le prestazioni di un gruppo di lavoro già affiatato e competente in materia.