Fotografie 3D con un piccolo modulo a 9 lenti
di Roberto Colombo, pubblicata il 25 Maggio 2007, alle 13:40
Dall'Università di Osaka TOMBO, il piccolissimo modulo che riprende immagini in tre dimensioni
Commenti (31)
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Commento # 21
di: YYD
pubblicato il 25 Maggio 2007, 18:41
Radius 60 , ricordi male! Deckard usa nel film un semplice ingranditore computerizzato a comando vocale, dando le coordinate del reticolo sovraimpresso all'immagine diceva alla macchina su quale area della foto fare lo zoom.
Commento # 22
di: GiovanniGTS
pubblicato il 25 Maggio 2007, 18:54
Originariamente inviato da: IronBraz
per sperimentare la stereografia, bastano 2 foto (comunque 2 immagini) prendendo spunto anche qua dalla natura... il corpo umano, a cui bastano 2 occhi per creare immagini in 3D (e direi anche fatte bene).
Sicuramente un risultato notevole e ingegneria a GO-GO, maaaa reale vantaggio?? :|
Bohhh!!!
Qualcuno me lo spiega?
Sicuramente un risultato notevole e ingegneria a GO-GO, maaaa reale vantaggio?? :|
Bohhh!!!
Qualcuno me lo spiega?
ma allora se mi ceco ad un occhio ci vedro' in 2d?
Commento # 23
di: Mazzokan
pubblicato il 25 Maggio 2007, 20:01
Originariamente inviato da: GiovanniGTS
ma allora se mi ceco ad un occhio ci vedro' in 2d?
Diciamo che il cervello umano è dotato di grande plasticità (capacità di adattamento). Nonostante tutto perdendo l'uso di un occhio diminuisce di molto, pur non anullandosi, la capacità di percepire la profondità delle scene.
Per fare la prova basta coprirsi un occhio e tentare di prendere a primo colpo oggetti sparsi su una scrivania.
Dal punto di vista fisico il cervello non potrebbe avere visione 3D dall'immagine catturata da un solo occhio. Ma nonostante tutto, grazie ad altre informazioni, riesce a percepire la profondità. Tali informazioni addizionali possono essere per esempio l'esperienza che gli oggetti più piccoli sono più lontani di quelli più grandi ecc. ecc.
Per tornare IT io vedrei l'utilizzo di tale metodica anche in campo medico (es. in tutte quelle procedure che presuppongono l'uso di ottiche).
Per esempio nella laparoscopia il chirurgo opera facendo solo tre forellini nell'addome (in uno si introduce l'ottica e negli altri 2 gli strumenti). Usare tecnologie simili per avere una visione 3D del campo operatorio potrebbe portare dei miglioramenti.
Commento # 24
di: +Benito+
pubblicato il 25 Maggio 2007, 21:44
per fare foto stereoscopiche basta una qualsiasi macchina fotografica, che sia una a pellicola e che serva un visore per dia non è necessario, basta fare due foto un po' spostate. Avere nove punti di vista non capisco sinceramente che vantaggio possa portare, se non quello, forse, di poter creare una superficie un minimo più completa in modo da poter essere "ruotata", sempre guardandola dal davanti, di qualche grado ottenendo comunque tutta l'immagine senza "buchi". Però il fatto che comunque i punti di osservazione usino una lente che per grande che sia è al massimo qualche centimetro non mi da molta fiducia in merito...
Commento # 25
di: GiovanniGTS
pubblicato il 26 Maggio 2007, 08:43
Originariamente inviato da: Mazzokan
Diciamo che il cervello umano è dotato di grande plasticità (capacità di adattamento). Nonostante tutto perdendo l'uso di un occhio diminuisce di molto, pur non anullandosi, la capacità di percepire la profondità delle scene.
Per fare la prova basta coprirsi un occhio e tentare di prendere a primo colpo oggetti sparsi su una scrivania.
Dal punto di vista fisico il cervello non potrebbe avere visione 3D dall'immagine catturata da un solo occhio. Ma nonostante tutto, grazie ad altre informazioni, riesce a percepire la profondità. Tali informazioni addizionali possono essere per esempio l'esperienza che gli oggetti più piccoli sono più lontani di quelli più grandi ecc. ecc.
Per fare la prova basta coprirsi un occhio e tentare di prendere a primo colpo oggetti sparsi su una scrivania.
Dal punto di vista fisico il cervello non potrebbe avere visione 3D dall'immagine catturata da un solo occhio. Ma nonostante tutto, grazie ad altre informazioni, riesce a percepire la profondità. Tali informazioni addizionali possono essere per esempio l'esperienza che gli oggetti più piccoli sono più lontani di quelli più grandi ecc. ecc.
saro' ignorante in materia ma a questa cosa faccio molta fatica a credere, mi sono coperto un occhio e non noto nessuna differenza nel percepire la profondità o altro, anzi quando vado al poligono di tiro ho una lente che mi copre l'occhio sinistro altrimenti non becco nulla
sara' che la "lente" dell'occhio è convessa e quindi gia' un solo occhio è capace di prelevare info da piu' punti quindi creare immagini 3d?
cmq a quanto ho capito la comodità di questa innovazione sta nel fatto che fai un solo scatto e hai la foto 3d, resta pero' sempre il problema della parte di dietro che non permette di ottenere foto "navigabili" a 360 gradi con un solo scatto
fosse cosi' sarebbe perfetto, fotografi una bella ragazza e hai automaticamente anche la parte di dietro! fantastico!
Commento # 26
di: Mazzokan
pubblicato il 26 Maggio 2007, 09:26
In effetti mi riferivo proprio alla plasticità del cervello che non ti fa percepire differenze negli ambienti a te famigliari.
Prova a guidare con un occhio chiuso in mezzo al traffico in zona che non conosci e poi fammi sapere se non "stiri" qualche pedone!
Per il tiro a segno il discorso è diverso in quanto ti serve una visione 2D e per di più non disturbata. L'uso di 2 occhi per creare una immagine 3D presuppone dei continui minimi aggiustamenti della posizione di entrambi gli occhi. Di tali movimenti normalmente non ce ne rendiamo conto tranne che in ambiti particolari. Quando appunto cerchiamo di centrare il centro di un bersaglio, mirando con 2 occhi si vengono a creare dei movimenti "involontari" atti a focalizzare un punto in 3D. Tali movimenti sono solo di disturbo in quanto per il caso specifico basta ed avanza una visione 2D.
Prova a guidare con un occhio chiuso in mezzo al traffico in zona che non conosci e poi fammi sapere se non "stiri" qualche pedone!
Per il tiro a segno il discorso è diverso in quanto ti serve una visione 2D e per di più non disturbata. L'uso di 2 occhi per creare una immagine 3D presuppone dei continui minimi aggiustamenti della posizione di entrambi gli occhi. Di tali movimenti normalmente non ce ne rendiamo conto tranne che in ambiti particolari. Quando appunto cerchiamo di centrare il centro di un bersaglio, mirando con 2 occhi si vengono a creare dei movimenti "involontari" atti a focalizzare un punto in 3D. Tali movimenti sono solo di disturbo in quanto per il caso specifico basta ed avanza una visione 2D.
Commento # 27
di: Radius60
pubblicato il 26 Maggio 2007, 11:16
Per YYD...
No YYD, sono andato a rivedere
Ad un certo punto Dechard riesce a far visualizzare cose che stanno "dietro" ad oggeti in primo piano ! Se questo non e' un utilizzo del 3D ..
Ciao.
No YYD, sono andato a rivedere
Ad un certo punto Dechard riesce a far visualizzare cose che stanno "dietro" ad oggeti in primo piano ! Se questo non e' un utilizzo del 3D ..
Ciao.
Commento # 28
di: Negadrive
pubblicato il 26 Maggio 2007, 14:09
Be', se ci pensate, la terza dimensione è sempre un livello d'informazione in più, no? Un po' come il colore rispetto al bianco e nero, in fondo.
Se poi guardate le foto stereoscopiche della Nasa, dei rover nell'ambiente marziano, si percepiscono molti più dettagli, che in una foto "piatta".
Se poi guardate le foto stereoscopiche della Nasa, dei rover nell'ambiente marziano, si percepiscono molti più dettagli, che in una foto "piatta".
Commento # 29
di: mau.c
pubblicato il 26 Maggio 2007, 16:22
Originariamente inviato da: GiovanniGTS
saro' ignorante in materia ma a questa cosa faccio molta fatica a credere, mi sono coperto un occhio e non noto nessuna differenza nel percepire la profondità o altro, anzi quando vado al poligono di tiro ho una lente che mi copre l'occhio sinistro altrimenti non becco nulla
sara' che la "lente" dell'occhio è convessa e quindi gia' un solo occhio è capace di prelevare info da piu' punti quindi creare immagini 3d?
cmq a quanto ho capito la comodità di questa innovazione sta nel fatto che fai un solo scatto e hai la foto 3d, resta pero' sempre il problema della parte di dietro che non permette di ottenere foto "navigabili" a 360 gradi con un solo scatto
fosse cosi' sarebbe perfetto, fotografi una bella ragazza e hai automaticamente anche la parte di dietro! fantastico!
sara' che la "lente" dell'occhio è convessa e quindi gia' un solo occhio è capace di prelevare info da piu' punti quindi creare immagini 3d?
cmq a quanto ho capito la comodità di questa innovazione sta nel fatto che fai un solo scatto e hai la foto 3d, resta pero' sempre il problema della parte di dietro che non permette di ottenere foto "navigabili" a 360 gradi con un solo scatto
fosse cosi' sarebbe perfetto, fotografi una bella ragazza e hai automaticamente anche la parte di dietro! fantastico!
guarda che si nota subito la differenza di percezione della profondità se chiudi un occhio almeno io ci faccio caso... è chiaro che comunque il cervello un minimo di elasticità ce l'ha, tra l'altro la prospettiva in generale aiuta a capire la distanza di un oggetto, tuttavia se tieni l'occhio chiuso per un po' e cerchi di acchiappare al volo una matita a mezzo metro di distanza dalla faccia potresti rimanere sorpreso: fai l'esperimento, chiudi un occhio e prendi una matita con la mano destra, mettila ad una certa distanza davanti al tuo viso, con una sola prova usa la mano sinistra per prendere la matita, fai partire la mano sinistra dal lato, prenderai la matita, adesso allontana la matita, e prova a riprenderla.... (in realtà è meglio se la matita la sposta un altro)
tra l'altro se durante l'esperimento provi ad aprire l'altro occhio ti renderai subito conto di avere una percezione migliore della distanza...
P.S. il poligono non c'entra nulla, quando miri non hai bisogno dell'informazione sulla profondita, ma solo di capire se la canna è allineata con il punto che devi colpire.
c'è molta confusione sul concetto di 3d in giro mi pare... i cosiddetti giochi in 3d sono in realtà in 2d visto che vengono rappresentati su uno schermo...
Commento # 30
di: CarloR1t
pubblicato il 26 Maggio 2007, 16:46
Originariamente inviato da: GiovanniGTS
saro' ignorante in materia ma a questa cosa faccio molta fatica a credere, mi sono coperto un occhio e non noto nessuna differenza nel percepire la profondità o altro, anzi quando vado al poligono di tiro ho una lente che mi copre l'occhio sinistro altrimenti non becco nulla
sara' che la "lente" dell'occhio è convessa e quindi gia' un solo occhio è capace di prelevare info da piu' punti quindi creare immagini 3d?
sara' che la "lente" dell'occhio è convessa e quindi gia' un solo occhio è capace di prelevare info da piu' punti quindi creare immagini 3d?
Quando tiri a poligono un bersaglio abbastanza distante oltre i 5-10mt è già quasi come vedere da un occhio solo, l'angolo di parallasse tra il bersaglio e gli occhi si riduce a tal punto che la visione binoculare non aiuta molto. Inoltre per centrare un bersaglio a distanza contano gli spostamenti orizzontali e verticali del braccio non la percezione della distanza, almeno con un'arma da fuoco che tira diritto, con un arco sarebbe già diverso dovendo percepire bene la distanza per calibrare l'alzo e compensare alla caduta parabolica della freccia anche se di poco.
Puoi provare a far due tiri a canestro o a pallavolo o altro gioco dove devi prendere una palla al balzo con un occhio bendato e ti accorgi quanto sia più difficile, non riuscendo a percepire bene a che velocità l'oggetto si avvicina o la distanza di un compagno di gioco. Da non provare con la guida! Chi non vede da un occhio si è allenato e va piano in auto. Ma nei giochi di guida per es. è più facile andare fuori strada non solo per l'alta velocità ma anche perchè sui normali monitor monoscopici a volte non si percepisce bene la distanza di una curva davanti e come si svliluppa in lontananza ovvero quanto è chiusa, stretta, ecc. Ci sarebbero dei giochi, anche molto innocenti, a cui gioverebbero moltissimo gli schermi lcd autostereoscopici (senza occhialini) disponibili ormai da anni, gli sviluppatori dovrebbero pensare anche a questo e non solo alla grafica, un po' come ha fattoi il wii per altre modalità di interazione.
cmq a quanto ho capito la comodità di questa innovazione sta nel fatto che fai un solo scatto e hai la foto 3d, resta pero' sempre il problema della parte di dietro che non permette di ottenere foto "navigabili" a 360 gradi con un solo scatto
fosse cosi' sarebbe perfetto, fotografi una bella ragazza e hai automaticamente anche la parte di dietro! fantastico!
fosse cosi' sarebbe perfetto, fotografi una bella ragazza e hai automaticamente anche la parte di dietro! fantastico!
Lo vedo un primo passo verso il 3d moderno, senza ripresa 3d non c'è visione 3d, come senza telecamere hd, niente tv hd.
Con la matrice di 9 sensori evidentemente vogliono riprendere un immagine stereo non solo in orizzontale ma anche in verticale, per esempio ruotando l'immagine in senso orario o antiorario di 45-90° si perderebbe la visione tridimensionale se ci fosse stata solo una matrice orizzontale di ripresa. Questo serve nelle riprese dall'alto, o da un microscopio, non ancora per riuscire a vedere le parti di dietro...
Quanto al fatto che usano una matrice 3x3 invece di 2x2 presumo sia perchè per l'algoritmo che deve calcolare il modello per restituire le visioni angolari intermedie funziona solamente o con più precisione e continuita con almeno 3x3 campioni, se non ce ne vorrebbero di più.