Fotografie 3D con un piccolo modulo a 9 lenti

Fotografie 3D con un piccolo modulo a 9 lenti

di Roberto Colombo, pubblicata il

“Dall'Università di Osaka TOMBO, il piccolissimo modulo che riprende immagini in tre dimensioni”

I ricercatori dell'Università di Osaka hanno sviluppato una fotocamera sottilissima, in grado di fornire immagini in tre dimensioni. Il concetto su cui si basa è rubato alla natura, in particolare agli occhi degli insetti: in pratica la fotocamera riprende 9 immagini da angolazioni leggermente diverse.

L'hardware impiegato ha poi il compito di processare le immagini determnando la distanza tra gli oggetti presenti nella scena, la loro struttura e i colori, creando immagini 3D. La tecnologia è chiamata TOMBO (Thin Observation Module by Bound Optics). Tutto il modulo è molto piccolo, delle dimensioni di metà di un bottone e apre quindi il campo ai più svariati utilizzi; oltre a quelli legati allo svago, ad esempio l'integrazione in un cellulari, a quelli legati alla sicurezza.

Tra i possibili usi in quest'ultimo campo ad esempio il monitoraggio costante delle ali degli aerei. Al momento il modulo arriva a soli 1.1 megapixel e quindi necessita di miglioramenti, ma sicuramente può aprire scenari interessanti.


Commenti (31)

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Commento # 1 di: IronBraz pubblicato il 25 Maggio 2007, 13:48
non vedo la reale scoperta...

per sperimentare la stereografia, bastano 2 foto (comunque 2 immagini) prendendo spunto anche qua dalla natura... il corpo umano, a cui bastano 2 occhi per creare immagini in 3D (e direi anche fatte bene).

Sicuramente un risultato notevole e ingegneria a GO-GO, maaaa reale vantaggio?? :|

Bohhh!!!

Qualcuno me lo spiega?
Commento # 2 di: dsajbASSAEdsjfnsdlffd pubblicato il 25 Maggio 2007, 13:52
potrebbe tornare molto utile per aiutare gli algoritmi delle applicazioni di videosorveglianza o creare dei sensori di presenza più avanzati, o ancora sensori di movimento che riconoscano gesture.
per valutare distanze come sensori di parcheggio e mille altre cose.
Commento # 3 di: Horizont pubblicato il 25 Maggio 2007, 14:00
ma io mi chiedo perchè....cioè le foto sono le FOTO perchè sono 2d...perchè ora devono distruggere il concetto di immagine così...per la roba 3d ci stanno i video maledizione!!!!!

porca miseria io mi domando quando finalmente investiranno tempo e denaro in cose realmente utili
Commento # 4 di: legno pubblicato il 25 Maggio 2007, 14:15
Originariamente inviato da: Horizont
ma io mi chiedo perchè....cioè le foto sono le FOTO perchè sono 2d...perchè ora devono distruggere il concetto di immagine così...per la roba 3d ci stanno i video maledizione!!!!!

porca miseria io mi domando quando finalmente investiranno tempo e denaro in cose realmente utili



Ciao, non credo sia stato pensato per usarlo nelle macchine fotografiche, ci sono campi ( come riportato nella news ) dove la possibilita' di valutare la "tridimensionalita' " della scena e' fondamentale, es: sicurezza , controllo qualita', ecc. ciao
Commento # 5 di: Portocala pubblicato il 25 Maggio 2007, 14:19
ma se li guardi su un monitor, sempre 2d li vedi
Commento # 6 di: jin8k pubblicato il 25 Maggio 2007, 14:20
C'è qualche esemplare in giro? Non riesco immaginare come è fatta una foto fissa in 3D...
Commento # 7 di: Black imp pubblicato il 25 Maggio 2007, 14:26
sul monitor saranno ruotabili e osservabili con un motore grafico in quanto immagini 3d. questa è la differenza. certo saranno dei gusci e non degli oggetti 'chiusi'.
Commento # 8 di: Gerardo Emanuele Giorgio pubblicato il 25 Maggio 2007, 14:35
Io mi occupo di riconoscimento e asservimento visivo in robotica e vi posso assicurare che non è sempre cosi semplice ricostruire la terza dimensione anche con due telecamere.
Con due telecamere si riesce a determinare la profondità di un punto in una terna solidale al sistema delle due camere tramite triangolazione.
La stima però diventa meno precisa quanto piu le telecamere sono vicine (perche ovviamente il sistema tende alla visione mono). Per ovviare a questo problema e poter costruire sensori compatti 2 telecamere non bastano ecco perche probabilmente ne usano 9. La ricostruzione 3d poi avviene tramite algoritmi relativamente complessi ma nella maggior parte dei casi si riduce a riconoscere delle primitive geometriche 3d nella foto (tipo scatole di cartone, tavoli, ecc...)
Poi il "corpo umano" o meglio il cervello ha dalla sua una notevole potenza elaborativa e mesi (se non anni) di apprendimento per ricostruire da due immagini bidimensionali un ambiente 3d o meglio un ambiente con percezione della profondità.
Comunque per informazione è possibile tramite algoritmi a pseudoinversa della matrice Jacobiana visiva ricavare la profondità (con un certo errore) anche con una sola telecamera.
Commento # 9 di: Mercuri0 pubblicato il 25 Maggio 2007, 14:56
C'è qualche esemplare in giro? Non riesco immaginare come è fatta una foto fissa in 3D...


Per le fotografie 3d basta che cerchi stereo photo su google. Probabilmente trovi anche un gruppo flikr.

Comunque immagino non si creino ologrammi ma semplicemente immagini con profondità.
Commento # 10 di: New AndOrNot pubblicato il 25 Maggio 2007, 15:10
io mi ricordo che moltissimi anni fa andai ad una mostra di fotografia 3D e mi ricordo perfettamente che le foto avevano "profondità" !!

Non era solo un effetto ottico! ... illuminate da una particolare luce, erano a colori e "profonde" al punto che se le guardavi in posizione molto angolata, il soggetto "spariva" dietro il bordo,proprio come guardare fuori da una finestra ...

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