FRAME, la videocamera che vede la luce in movimento a 5000 miliardi di fps

FRAME, la videocamera che vede la luce in movimento a 5000 miliardi di fps

di Roberto Colombo, pubblicata il

“Il sistema è talmente veloce da aver permesso ai ricercatori di fermare la luce a mezz'aria riprendendo il movimento dei fotoni lungo il percorso equivalente allo spessore di un foglio: FRAME (Frequency Recognition Algorithm for Multiple Exposures) riesce a riprendere immagini a 5 miliardi di frame al secondo”

Catturare la luce è l'azione base di ogni fotografia. Ora con la nuova tecnologia sviluppata dai ricercatori dell'università svedese di Lund è possibile non solo catturarla, ma anche filmarla mentre si muove. In questo caso siamo ben oltre quello che consideriamo generalmente una fotografia, ma il risultato ragginto dai ricercatori svedesi è non meno affascinante.

FRAME   (Frequency Recognition Algorithm for Multiple Exposures)

Grazie alla particolare tecnologia la loro 'fotocamera' FRAME (Frequency Recognition Algorithm for Multiple Exposures) riesce a riprendere immagini a 5000 miliardi di frame al secondo, catturando eventi della durata di 0,2 miliardesimi di secondo. Nella vita normale abbiamo videocamere che riprendono a 120 frame al secondo, con prodotti professionali e molto costosi che arrivano a 10.000 e applicazioni scientifiche che raggiungono i 250.000 fotogrammi al secondo, ma sono tutti apparecchi basati sulla cattura sequenziale di singoli fotogrammi.

FRAME adotta un concetto totalmente diverso in quanto il processo è basato su un complesso algoritmo che cattura diverse immagini codificate in un'unica immagine. L'oggetto o il processo da riprendere viene esposto a una serie di flash laser, ognuno con il suo particolare codice. In fase di elaborazione l'immagine viene poi decodificata e vengono separati (in quelli che potremmo definire 'fotogrammi') i singoli lampi flash, dando vita a un'immagine dinamica del processo ripreso.

I ricercatori puntano a impiegare la tecnologia per riuscire a vedere fenomeni prima invisibili per la loro velocità, come le reazioni a livello molecolare, le dinamiche delle esplosioni, le attività celebrali, la fisica delle combustioni. Proprio quest'ultimo tema è quello di maggiore interesse per il gruppo di ricerca, specializzato nello studio delle combustioni e alla ricerca di metodi per indagare in modo sempre più approfondito le dinamiche che si sviluppano durante il processo. Solo ricerca accademica? No, un'azienda tedesca ha già sviluppato un prototipo di FRAME, aprendo quindi la via dello sviluppo commerciale.

Il sistema è talmente veloce da aver permesso ai ricercatori di fermare la luce a mezz'aria riprendendo il movimento dei fotoni lungo il percorso equivalente allo spessore di un foglio.


Commenti (11)

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Commento # 1 di: Marco Z. pubblicato il 04 Maggio 2017, 15:47
Originariamente inviato da: Redazione di Hardware Upgrade
Link alla notizia: http://www.fotografidigitali.it/new...-fps_68478.html

Il sistema è talmente veloce da aver permesso ai ricercatori di fermare la luce a mezz'aria riprendendo il movimento dei fotoni lungo il percorso equivalente allo spessore di un foglio: FRAME (Frequency Recognition Algorithm for Multiple Exposures) riesce a riprendere immagini a 5 miliardi di frame al secondo

Click sul link per visualizzare la notizia.


Il video parla di 5 trilioni ovvero 5000 miliardi. Nell'articolo di 5 miliardi. Il titolo invece è corretto.
Commento # 2 di: jined pubblicato il 04 Maggio 2017, 18:39
Sisisi ho sentito di quella videocamera che riprende 5000 miliardi di fotogrammi al secondo, l'ha usata Bill Gates per riprendere il matrimonio del figlio... e poi ha salvato il filmato qui, su tutti gli harddisk disponibili alla Microsoft..poichè un'ora di riprese, richiedeva 5000 petabyte di spazio.

Link ad immagine (click per visualizzarla)
Commento # 3 di: marchigiano pubblicato il 04 Maggio 2017, 22:38
hdmi 2.0 non è sufficiente suppongo
Commento # 4 di: jined pubblicato il 04 Maggio 2017, 22:48
Originariamente inviato da: marchigiano
hdmi 2.0 non è sufficiente suppongo


In realtà dovrebbe essere sufficiente l'analogico, quindi scart o video composito, perchè è sicuramente un sistema a nastro magnetico...



Link ad immagine (click per visualizzarla)
Commento # 5 di: rockroll pubblicato il 04 Maggio 2017, 23:33
Originariamente inviato da: Bivvoz
Ma se per vedere o fotografare si intende captare i fotoni riflessi da un oggetto come si "vede" un fotone in movimento?


Difatti non lo puoi vedere, se si propaga in un mezzo perfettamente trasparente, così come non puoi vedere un raggio di luce, per intenso che sia, finchè non incoccia in un corpo che lo "riveli" riflettendo, rifrangendo, diffrazionando, diffondendo... e quel che tu vedi è l'emissione frutto di tali fenomeni. Sai benissimo che un raggio di luce che penetra da una fessura in una stanza buia lo "vedi" lungo il suo percorso se la stanza brulica di pulviscolo atmosferico, e comunque ne determini l'esistenza per la macchia luminosa dove colpisce il pavimento, ma senza pulviscolo il percorso del raggio non lo vedi proprio. A meno che il raggio non colpisca dirattamente i tuoi occhietti, in tal caso vedi non il raggio ma la sorgente, e comunque non è pratica consigliabile.

Ritengo che la rapidissima successione di fotogrammi individuante l'avanzamento dei cosidetti fotoni sia stata ottenuta convogliando la propagazione luminosa in ambiente adeguatamente torbido.
Commento # 6 di: songohan pubblicato il 05 Maggio 2017, 18:40
Io, invece, mi pongo un'altra domanda: vista la natura duale della luce, ovvero sia di particella che di onda, che cosa hanno visto questi qua?
Ah, no, di domanda ne ho un'altra.
Semplificando, la meccanica quantistica non permette di conoscere contemporeaneamente sia la posizione che la velocitá di una particella con precisione arbitraria. Il principio di indeterminazione di Heisenberg pone un limite a tale precisione. Quindi, ancora una volta, che cavolo hanno visto questi qua? (Ah, la domanda era la stessa, scusate...)
Commento # 7 di: cignox1 pubblicato il 08 Maggio 2017, 09:05
-Io, invece, mi pongo un'altra domanda: vista la natura duale della luce, ovvero sia di particella che di onda, che cosa hanno visto questi qua?

Credo che la risposta l'abbia data rockroll subito prima. Loro non hanno visto la luce in movimento, ma la luce prodotta come conseguenza della sua interazione con un mezzo di qualche tipo.

Peró l'aspetto affascinante permane.
Commento # 8 di: aqua84 pubblicato il 08 Maggio 2017, 09:25
correggetemi se sbaglio
ma trattandosi di una cosa non visibile direttamente, nè dall'occhio umano, nè senza uso di filtri particolari, avere 5 miliardi di fps, o avere 60 fps, non cambierebbe nulla.

se potessi "vedere" la luce che arriva (e non appunto i suoi effetti) la "vedrei" anche senza avere tutti quei fps.
Commento # 9 di: radeon_snorky pubblicato il 08 Maggio 2017, 11:19
Originariamente inviato da: aqua84
correggetemi se sbaglio
ma trattandosi di una cosa non visibile direttamente, nè dall'occhio umano, nè senza uso di filtri particolari, avere 5 miliardi di fps, o avere 60 fps, non cambierebbe nulla.

se potessi "vedere" la luce che arriva (e non appunto i suoi effetti) la "vedrei" anche senza avere tutti quei fps.

in realtà non stanno così le cose...
quegli fps servono solo per confrontare il risultato con un parametro comprensibile, è per dar l'idea di quanto è veloce il sistema di cattura, che è DIVERSO da quelli usati fin'ora.

per fare un esempio "macroscopico" immagina che la luce emessa da una lampadina (puntiforme) messa all'interno di una stanza vada ad impattare prima il soffitto (che è più vicino) poi via via il pavimento, le pareti e gli oggetti più lontani; ecco con questo metodo riescono a discriminare il "cambio di stato" (da buio a luce) permesso dal moto dei fotoni
Commento # 10 di: songohan pubblicato il 09 Maggio 2017, 13:33
Originariamente inviato da: cignox1
Credo che la risposta l'abbia data rockroll subito prima. Loro non hanno visto la luce in movimento, ma la luce prodotta come conseguenza della sua interazione con un mezzo di qualche tipo.

Peró l'aspetto affascinante permane.


Grazie, in effetti ora che ci penso
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