A partire dal lancio FinePix X100 (2010), ma soprattutto con la presentazione di X-Pro1 e del sensore X-Trans (2012), Fujifilm è tornata a ritagliarsi un posto di rilievo in ambito fotografico e dà la sensazione di essere uno dei produttori più 'in palla'. I dati finanziari recentemente rilasciati non fanno che confermare la sensazione, ma un'analisi più approfondita riserva alcune sorprese.
Fujifilm fa infatti segnare diversi '+' in ambito imaging, ma a sorpresa è il settore delle fotocamere istantanee e accessori quello che fa guadagnare di più al marchio giapponese, assieme ai servizi e ai macchinari di stampa ad elevato valore aggiunto. A livello territoriale le vendite di questi prodotti sono state molto solide in Europa e negli Stati Uniti.
In ambito digitale le vendite vedono nel complesso un rallentamento (comune a tutto il settore) con lo spostamento dei clienti verso fotocamere premium. In questo settore Fuji si è ben piazzata coi suoi prodotti per raccogliere gli insoddisfatti delle compatte (quelle che soffrono di più) e le vendite degli apparecchi della famiglia X sono definite nel report 'strong'. In particolare sembra essere X-T10 la best seller di casa nel settore. Più in difficoltà invece la divisione che si occupa dei moduli per cellulari, che ha visto segnare nelle vendite il segno meno.