Fujifilm apre la terza dimensione alla fotografia digitale

Fujifilm apre la terza dimensione alla fotografia digitale

di Roberto Colombo, pubblicata il

“La fotografia in tre dimensioni si fa facile grazie a Fujifilm. Presentata al Photokina 2008 la tecnologia Real 3D ha stupito tutti”


Commenti (22)

Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - Info
Per contattare l'autore del pezzo, così da avere una risposta rapida, si prega di utilizzare l'email personale (vedere in alto sotto il titolo). Non è detto che una domanda diretta inserita nei commenti venga verificata in tempi rapidi. In alternativa contattare la redazione a questo indirizzo email.
Commento # 11 di: gas78 pubblicato il 25 Settembre 2008, 10:03
Originariamente inviato da: StyleB
ho trovato un paio di video sul tubo.... uno che elenca (in nipponico) le funzioni del giochino---->http://www.youtube.com/watch?v=qy2A...feature=related


e uno ripreso al photokina---->http://www.youtube.com/watch?v=L47l...feature=related


non mi sembra che abbia tutta sta tridimensionalità.. ma sarà che il primo sembra il classico spot in stile "Banzai samuray alla riscossa" il secondo è amatoriale al 300%..


beh.. mi sa che per apprezzarne la 3dimesionalita' lo devi vedere live:
la foto che vedi sul tuo monitor sara' sempre in 2d (a meno che tu non abbia uno schermo 3d)
Commento # 12 di: Ale88 pubblicato il 25 Settembre 2008, 10:04
Mi sembra di aver capito che la tridimensionalità te la dia il display della macchina fotografica: questo indirizza la foto di destra sull'occhio destro e la foto di sinistra sull'occhio sinistro. E' per questo che non è possibile percepire la terza dimensione dal monitor di casa.
Commento # 13 di: Fx pubblicato il 25 Settembre 2008, 10:06
in giro per casa devo avere una macchina fotografica a tre obiettivi che avrà 20 anni, anche quella non era difficile da usare: schiacciavi il pulsante di scatto e la pellicola veniva impressionata dalle 3 immagini diverse (3 perchè se ben ricordo poi ci mettevano sopra i microprismi come quelli delle figurine treddì, e questi lavorano anche con più di 2 immagini)...

in ogni caso non è che mi sembra particolarmente complicato fare le foto 3d a mano, è solo meno pratico (devi fare due foto e poi mischiarle in photoshop), però puoi alterare la distanza tra i due occhi virtuali come vuoi che è la cosa più interessante
Commento # 14 di: Ale88 pubblicato il 25 Settembre 2008, 10:11
Penso che la rivoluzione di questa macchina fotografica stia non nel metodo di ripresa, ma nello schermo. D'accordo che è una cavolata fare due foto parallele e mischiarle in photoshop, ma trova un display che ti mostri due immagini diverse ai due occhi.
Commento # 15 di: StyleB pubblicato il 25 Settembre 2008, 10:17
Originariamente inviato da: Fx
in giro per casa devo avere una macchina fotografica a tre obiettivi che avrà 20 anni, anche quella non era difficile da usare: schiacciavi il pulsante di scatto e la pellicola veniva impressionata dalle 3 immagini diverse (3 perchè se ben ricordo poi ci mettevano sopra i microprismi come quelli delle figurine treddì, e questi lavorano anche con più di 2 immagini)...

in ogni caso non è che mi sembra particolarmente complicato fare le foto 3d a mano, è solo meno pratico (devi fare due foto e poi mischiarle in photoshop), però puoi alterare la distanza tra i due occhi virtuali come vuoi che è la cosa più interessante


è stata fatta apposta per evitare tutto sto casino con photoshop in quanto l'utenza media non ha la minima idea di come si faccia.... apparte che basta una foto sola per dare ad una foto un po di tridimensionalità con photo... dobbiamo ammettere però che è una rivoluzione in campo digitale... PS quella analogica mi ispira un sacco....
Commento # 16 di: IronFly pubblicato il 25 Settembre 2008, 10:26
Originariamente inviato da: Fx
in giro per casa devo avere una macchina fotografica a tre obiettivi che avrà 20 anni, anche quella non era difficile da usare: schiacciavi il pulsante di scatto e la pellicola veniva impressionata dalle 3 immagini diverse (3 perchè se ben ricordo poi ci mettevano sopra i microprismi come quelli delle figurine treddì, e questi lavorano anche con più di 2 immagini)...

di esempi di macchine stereo a pellicola ce ne sono tantissimi ed alcuni produttori avevano pure creato degli aggiunti ottici per riprodurre l'effetto, solo che appunto si chiamano stereo e non 3D anche se il principio è lo stesso della Fuji.

non mi pare una grossa trovata e probabilmente finirà come le sorelle a pellicola.

Fed stereo:
Link ad immagine (click per visualizzarla)

o in italiana la Iso Duplex 120:
Link ad immagine (click per visualizzarla)
Commento # 17 di: Treide pubblicato il 25 Settembre 2008, 10:47
La stereoscopia è utilizzata (ormai col laserscan molto meno) tantissimo nell'abito del rilievo fotografico per l'architettura: la sovrapposizione delle due foto scattate genera la terza dimensione e associata ad un programma cad ti permette di disegnare direttamente in 3D.
Quindi, a differenza di come dice qualcuno: col cavolo che con photoshop da una sola foto puoi ottenere un 3D. Ce ne vogliono minimo 2.
E' la stessa cosa che si faceva ad inizio novecento mettendo 2 camere su un cavalletto e collegandole ad un unico pulsante di scatto, la tridimensionalità è data dalla sovrapposizione che fa il cervello di due scatti vicini quanto circa lo sono gli occhi fra loro.
Di conseguenza è ovvio che non puoi cogliere l'effetto osservando un video "normale".
Commento # 18 di: danyroma80 pubblicato il 25 Settembre 2008, 11:04
che discorsi, allora dove sta l'innovazione nell'automobile? anche i carretti avevano 4 ruote

L'idea non è innovativa di per se, ma lo è la sua realizzazione che, diversamente dal passato, non richiederà altro che premere un tasto, senza alcun post-processing.
Commento # 19 di: lucusta pubblicato il 25 Settembre 2008, 15:53
lo stereoscopio e' di 2 secoli fa'...
ne ho uno del 1899 (con foto d'epoca) che da' l'impressione di essere la'.
anni fa' mi dilettai a fare foto a colori in 3D con una macchinetta analogica (basta crearsi su un cartoncino un angolo di 5° e mettere alternativamente l'obbiettivo sui punti focali), in seguito lo feci con delle webcam, con degli occhialini con prismi (ma bisognava stare ad una distanza fissa dal monitor e non spostarsi se non si voleva il maldimare).
oggi stanno creando dei monitor con lente basculante.
se la frequenza del monitor e' elevata (circa 50frame per occhio), alternando le immagini si puo' dare al cervello la percezione del 3D visualizzando l'immagine tra' noi e il monitor; serve pero' una lente che ne gestisca il fuoco, e dev'essere spostata in sincrono con la distaza dell'osservatore e della chiusura delle pupille (quindi anche delle telecamente che ne scrutino il diametro) per dare l'impressione della profondita'.

in pratica sono 2 camere accoppiate...non dovrebbe essere costosissimo come sistema, su un display piccolo come quello di una camera.

sistemi del genere possono far vedere la TV 3D a piu' persone, basta che siano nello stesso arco dal televisore...

comunque, se costa poco, nonsarebbe male come acquisto, in quanto ancora oggi le foto dell'antico stereoscopio mi affascinano come da bambino.
Commento # 20 di: CarloR1t pubblicato il 25 Settembre 2008, 20:05
Originariamente inviato da: gas78
mitico !
mi piacerebbe vedere i risultati !

I monitor autostereo sono già usati da anni in medicina e come monitor pubblicitari (philips wowvx, newsight, ecc.) mentre dopo il 2010 si prevede l'introduzione della '3dtv':
https://www.3dtv-research.org/
http://www.tomshw.it/digitrends.php?guide=200609211

I monitor autostereo lenticolari (simili a quelli con griglia di parallasse interna come credo sia questo di fuji) non sono niente di particolare tecnologicamente parlando e si vedono molto bene, di solito sono comuni pannelli lcd con superficie lenticolare fresata o con una pellicola lenticolare come quella per le cartoline 3d del costo di pochi euro all'ingrosso. E' solo l'uso finora limitato all'ambito professionale, sviluppo giochi, medicale, pubblicitario, ecc. che ha mantenuto i prezzi molto più elevati. Quello che finora mancava alla catena foto-video per entrare nella produzione di massa e poter calare i prezzi sono le macchine fotografiche 3d, praticamente del tutto scomparse dopo i primi apparecchi apparsi fino agli anni 70 su pellicola. Se qualcuno seguirà quello che sta facendo fuji costeranno praticamente come i normali monitor. Anche videogiochi si stanno orientando al 3d, solo ora perchè prima con una qualità grafica scadente non aveva molto senso, la visione 3d comporta un calo di frame rate del 30-50% e richiede una certa definizione per essere gradevole specialmente sui monitor e tv più grandi.

Anche su di un monitor normale si può però sperimentare l'effetto 3D con vari trucchi, basta un comune specchietto come quelli da 15x20cm.

Ecco un assaggio...

Link ad immagine (click per visualizzarla)

Centrare se possibile l'immagine a schermo con risoluzione nativa, lo specchio va tenuto col piano riflettente a sx e il lato corto appoggiato contro il naso (o a sx del naso) e la fronte, perfettamente verticale. L'occhio sx deve guardare l'immagine sx riflessa nello specchio, mentre l'occhio dx guarda l'immagine dx direttamente sul monitor.
Link ad immagine (click per visualizzarla)
Muovere leggermente lo specchio come un timone fino a sovrapporre l'immagine sx riflessa su quella dx diretta, come nell'immagine sotto. Non muoverlo in continuazione, lasciare il qualche secondo alla vista per adattarsi. La luminosità non deve essere troppo elevata e la distanza della testa circa 20-25cm dal monitor o come si vede meglio secodno le dimensioni.

Altra galleria:
http://stereo.jpn.org/java/spva/stereowe.htm
cliccare la prima immagine per aprire la finestra java e allargatela a pieno schermo. Nel secondo menu dovete prima selezionare il tipo di visione 3d stereoscopica come quella sopra del lampone con specchio a sx (mirrored left) o per chi preferisce con specchio a dx(mirrored right) secondo come vi trovate meglio in base all'occhio dominante. Poi cliccate sul pulsante '100%' più a destra perchè le immagini siano a risoluzione nativa che è la più nitida.

Ci sono anche altre opzioni non utilizzabili senza appositi strumenti tra cui anaglyph per i noti occhialini rosso blu, e sharp 3d lcd, una delle prime a sviluppare monitor di questo tipo come a quella usata per i monotor fuji del'articolo.
« Pagina Precedente     Pagina Successiva »