La strategia delineata da Takeshi Higuchi, a capo della divisione fotocamere di Fujifilm è chiara: in una intervista rilasciata a Reuters ha dichiarato che la compagnia giapponese punta a guadagnare il quarto posto della classifica mondiale (al momento è quinta dietro Canon, Sony, Nikon e Samsung). Nei suoi piani Fujifilm punta ad aumentare le vendite del 25%, raggiungendo i 14 milioni di fotocamere immesse sul mercato.
Le mosse per arrivare a ridosso del podio sono già stabilite e prevedono l'ingresso di Fujifilm nel vivace mercato delle mirrorless. Dopo aver saggiato l'attuale interesse per la qualità fotografica con la sua compatta a ottica fissa e sensore APS-C FinePix X100, Fujifilm vuole andare oltre e proporre un intero sistema a ottiche intercambiabili e mirino elettronico.
Al contrario di Ricoh, che per espandere il suo business all'interno del mondo mirrorless ha puntato sull'acquisizione di Pentax, la strategia di Fujifilm dovrebbe passare per lo sviluppo interno, vista anche la grande esperienza della compagnia nella produzione di ottiche. Interessanti anche i piani in merito alla delocalizzazione della produzione.
Attualmente, fatta salva la FinePiX X100 che viene prodotta in Giappone, i prodotti vengono assemblati in Cina: il costo del lavoro potrebbe però crescere in fretta nel paese e quindi per mettersi al riparo dal rischio di non avere alternative Fujifilm sta rivolgendo la sua attenzione verso altri Paesi. La Tailandia sembra in cima alle preferenze, ma gli studi di fattibilità hanno preso in considerazione anche Vietnam, Malesia e Filippine.