Molti dei più importanti marchi della fotografia ricavano la maggior parte del proprio fatturato da ambiti non strettamente legati agli scatti fotografici. Molto spesso le aziende vedono importanti fonti di fatturato nelle forniture di prodotti e servizi per l'industria e per l'ufficio. In diversi casi il segmento dei prodotti fotografici (corpi macchina e ottiche) è un ottimo modo per far conoscere a livello mondiale il proprio marchio e mantenere alto il valore del brand. Ricoh ha dichiarato questa strategia da tempo, Zeiss vede l'ambito dei prodotti per applicazioni altamente tecnologiche (microscopi, litografia) voci predominanti nel fatturato, Olympus ha nel settore medicale la branca di business in attivo. Anche Canon e Nikon hanno alle spalle una solida posizione nel mondo industriale.
Lo stesso discorso vale anche per Fujifilm, che ha recentemente pubblicato un grafico a torta in cui mette in chiara evidenza il peso nel fatturato di ogni divisione. Si scopre così che solo il 15% dei guadagni arriva dal segmento 'Imaging Solutions'. Scedendo ulteriormente nel dettaglio si evidenzia poi come di questo solo il 37% è da attribuire alla divisione che si occupa di fotografia digitale (Electronic Imaging), con il 63% invece ascritto alla voce Photo Imaging, divisione focalizzata in particolare sulla stampa, ad esempio sulle carte per stampa a colori. In totale quindi poco più del 5% del fatturato di Fujifilm è da attribuire alle macchine fotografiche, sebbene i recenti prodotti della serie X abbiano avuto un buon successo di mercato. Recentemente, ad esempio, Fujifilm ha messo a frutto la sua esperienza nei film e nel collagene sbarcando nel mondo dei cosmetici.