Fujifilm X-M5: Vlog e simulazioni pellicola per tutti

Fujifilm X-M5: Vlog e simulazioni pellicola per tutti

di Roberto Colombo, pubblicata il

“Dopo più di 10 anni Fujifilm ripropone la sua serie X-M, che ai tempi si era fermata al primo modello. Ora i tempi sono cambiati e la nuova Fujifilm X-M5 incontra tempi molto più favorevoli e la mancanza del mirino non è più così limitante, anzi, per qualcuno è un benefit pur di risparmiare spazio e peso. Il sensore APS-C X-Trans CMOS 4 da 26,1 megapixel è quello di alcuni modelli molto fortunati e non ci sono compromessi sul fronte del processore. Ce ne sono alcuni, ma visto il posizionamento di prezzo ci possono stare: manca lo stabilizzatore IBIS e c'è un solo slot per le schede di memoria SD. Nel video affrontiamo anche la questione della ghiera dedicata alle simulazioni pellicola: 'Ha senso, o no?'”

La nuova Fujifilm X-M5 ha stupito un po' tutti per efficacia e posizionamento di prezzo e devo dire che anch'io sono rimasto positivamente impressionato da questa mirrrorless, che colpisce in primis per le dimensioni davvero super compatte.

Fujifilm X-M5: super compatta, ma molto efficace, soprattutto per chi fa video


Fujifilm X-M5: piccola, ma X-Trans

Prima di parlare delle nuova Fujifilm X-M5 facciamo un salto indietro nel tempo: X-M1 nasce nel luglio del 2013 e si presenta svariate con caratteristiche in comune con le sorelle maggiori X-Pro1 ed X-E1 -prime tra le quali il sensore APS-C X-Trans da 16,3 megapixel e il processore EXR II.

Fujifilm X-M1

A quel tempo però, l'utenza era soprattutto fotografica e la mancanza del mirino un prezzo forse troppo alto da pagare per avere delle dimensioni compatte, contando che X-E1 (che lo offriva) dopo tutto non era poi così tanto più grande.

Oggi le cose sono profondamente cambiate e c'è tutta una fetta di utenti che acquista le fotocamere mirrorless soprattutto per registrare video e la mancanza del mirino è per qualcuno un vantaggio, restando per molte volte del tutto inutilizzato.

Fujifilm X-M5: ora la mancanza del mirino è meno influente

Fujifilm X-M5: piccola, ma X-Trans

Fujifilm X-M5 si indirizza in primis a quell'utenza, ma anche a tutti quelli che ormai sono abituati a scattare fotografie con il proprio smartphone, utilizzando quindi uno schermo e non un mirino.

Fujifilm X-M5: piccola, ma X-Trans

In più, sul fronte delle prestazioni video, X-M5 mette a disposizione un comparto davvero completo, grazie all'utilizzo sensore APS-C X-Trans CMOS 4 da 26,1 megapixel con messa a fuoco a rilevazione di fase su 425 zone, accoppiato al processore X-Processor 5.

Questo permette di salire fino al formato 6.2K/30P 4:2:2 10-bit per la registrazione video, ma anche di registrare in 4K (anche cinematografico in formato 17:9 C4K) con frame rate fino a 60p. Per le necessità di slow motion c'è la possibilità di salire in modalità High Speed fino a 240p in Full HD.

Tra i formati registrabili troviamo anche un Full HD verticale 9:16, che permette, come capita spesso a noi qui in redazione, di registrare un reel per i social senza dover spostare la fotocamera, cambiarne l'orientazione o dover utilizzare uno smartphone.

Rispetto alle top di gamma abbiamo un singolo slot per schede di memoria SD e per tutti i video è utilizzata compressione Long GOP, con flusso massimo a 200 Mbps, probabilmente anche per maggiore compatibilità con tutte le schede di memoria dell'utenza più consumer. Un'altra mancanza che è necessario segnalare è quella relativa al sensore non stabilizzato, scelta fatta per ragioni di spazio e di costi. È possibile sfruttare una stabilizzazione elettronica, anche con modalità boost, durante la registrazione dei video, che ha dimostrato di essere sufficientemente efficace.

Fujifilm X-M5: piccola, ma X-Trans

Chi vuole video professionali ha comunque pane per i propri denti e a tutte le risoluzioni è possibile sfruttare i formati F-Log e HLG, per la massima gamma dinamica e di colori e video HDR. Non solo, anche X-M5 permette di estrarre flussi video su registratore collegato con HDMI, anche se sul connettore piccolo micro-HDMI, quindi con cavo apposito o adattatore. In più troviamo anche il supporto al Timecode, per sfruttare la piccola mirrorless anche nelle produzioni strutturate multicamera.

In più, come avviene sui modelli di fascia superiore, anche la piccola X-M5 supporta l'installazione della ventola di raffreddamento opzionale.

Microfono avanzato e AF efficace

Fujifilm X-M5: piccola, ma X-Trans

Troviamo anche impostazioni pensate espressamente per i content creator, come l'integrazione di un microfono a tripla capsula, con la possibilità di effettuare il beam forming audio e impostare diversi tipi di registrazione: ambientale, anteriore, posteriore e combinata anteriore+posteriore. In questo modo è possibile sia registrare il suo dell'ambiente attorno a noi, ma anche avere una resa più chiara della nostra voce in modalità selfie e nel caso di interviste in cui il soggetto è di fronte all'obiettivo e noi poniamo le domande da dietro la fotocamera.

Visto il processore di ultima generazione non mancano gli algoritmi per il tracciamento di persone (volto/occhi) e di soggetti in movimento come animali, uccelli, automobili, motocicli, biciclette, aerei, treni, che sfruttano al meglio la messa a fuoco a rilevazione di fase.

Hhiera dedicata alle simulazioni pellicola: 'Ha senso, o no?'

Fujifilm X-M5: piccola, ma X-Trans

Veniamo ora alla ghiera delle simulazioni pellicola: qualcuno la vede come poco utile, in quanto non si sta lì a cambiare così spesso il tipo di resa dell'immagine e quando si è trovata la propria si resta per gran parte del tempo su quella.

Fujifilm X-M5: piccola, ma X-Trans

Sono d'accordo con questa posizione, ma solo in parte. Da un certo punto di vista, secondo me, ha invece molto senso. Metterla a portata di mano porta tutti prima o poi a sfruttarla, anche quelli che hanno comprato una Fuji senza sapere tutta la storia delle simulazioni pellicola e senza avere idea di cosa siano.

Fujifilm X-M5: piccola, ma X-Trans

La ghiera dedicata toglie le simulazioni pellicola dall'essere una funzione da esperti e le mette a portata di mano come lo sono i filtri nelle app social, dove basta uno swipe per cambiare il mood delle immagini.

Fujifilm X-M5: piccola, ma X-Trans

La mossa è quindi quella di portare anche le nuove generazioni a giocare con le simulazioni pellicola per video e Vlog e poi magari, proprio grazie a esse, conquistare e fidelizzare nuovi clienti.

Certo poi è vero che il tipico utente Fuji, come il sottoscritto, anche senza la ghiera, sa esattamente dove andare a trovare le diverse pellicole o addirittura ha dedicato a esse e alle ricette un tasto scorciatoia, ma questa X-M5 probabilmente non si indirizza ai Fujilovers, o almeno non come primo corpo.

Per inciso se no sapete cosa sono le ricette sono vi metto qui il link a un mio video, io le trovo una funzione molto divertente che in qualche modo mi ha fatto anche riscoprire il piacere della fotografia.

Fujifilm X-M5: il prezzo è giusto

Fujifilm X-M5: piccola, ma X-Trans

Per concludere: pur proponendosi con un sensore X-Trans CMOS di quarta generazione e processore di ultima generazione, Fujifilm X-M5 è in grado di proporsi al pubblico a un prezzo molto interessante, che la mette in diretta concorrenza con un prodotto come Sony ZV-E10 Mark II, anch'essa priva dello stabilizzatore e con sensore di pari risoluzione.

Fujifilm X-M5 è proposta in due versioni:

  • Fujifilm X-M5 Silver o Black solo corpo al prezzo di listino di € 899,99
  • FujifilmX-M5 Silver o Black con ottica kit XC15-45mm al prezzo di listino di €1.049,99

La fotocamera Vlog di casa Sony si propone a 200 euro in più di listino nella versione solo corpo, mentre nel kit con ottica la distanza si riduce di 50 euro.

Diversamente da quanto spesso accade, quindi, la nuova mirrorless è pure più economica delle dirette concorrenti e anche per questo fatto può essere un prodotto molto interessante per un'ampia fetta di utenti, compresi i più giovani.


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