Fujifilm ha costruito il suo successo da un lato attorno al suo esclusivo sensore X-Trans e dall'altro sui forti richiami vintage delle proprie fotocamere, richiami che interessano l'estetica, l'ergonomia, ma anche la resa finale delle immagini. Per i meno esperti ricordiamo come il sensore X-Trans CMOS differisca dai comuni sensori fotografici, basati su una matrice Bayer a 4 pixel RGBG (rosso, verde, blu, verde), sfruttando invece una matrice più complessa 6x6 nata anche dall'esperienza maturata da Fujifilm coi suoi Super CCD EXR. Dal punto di vista della funzionalità, invece, le fotocamere Fujifilm X-Series hanno sempre puntato molto su un'ergonomia basata su ghiere e comandi manuali, per far trovare a proprio agio chi ha iniziato o ama le fotocamere analogiche. Non tutti però cercano tale esperienza d'uso e - soprattutto chi è nato ai tempi del digitale - preferisce un'impostazione più 'automatica' e che non costringa a smanettare sulle ghiere.
Per venire incontro alle esigenze di questo pubblico, nel 2020, Fujifilm aveva allargato la famiglia delle sue mirrorless APS-C Fujifilm X con il lancio della piccola Fujifilm X-S10, molto più simile nell'interfaccia alle fotocamere votate all'utilizzo Auto/P/S/A/M. Nei suoi tre anni di presenza sul mercato X-S10 ha fatto registrare un buon interesse da parte del pubblico meno 'Fuji', allargando il bacino di utenti della casa giapponese. In questo 2023 è arrivato il momento per un'erede ed è nata Fujifilm X-S20, che abbiamo provato per diverso tempo, per saggiarne le potenzialità.
Fujifilm X-S20
Fujifilm X-S20 è una fotocamera mirrorless che punta a soddisfare le esigenze di chi cerca un prodotto versatile, capace di offrire ottime prestazioni sia per le foto che per i video. Come dicevamo, si tratta di un'evoluzione del modello precedente, la Fujifilm X-S10, da cui eredita il sensore APS-C X-Trans CMOS 4 da 26,1 megapixel (di tipo retroilluminato BSI), ma presentando un'importante evoluzione all'interno del corpo, con l'adozione del più recente processore X-Processor 5, che troviamo anche sulle top di gamma come X-H2 e X-H2S. Come nel caso del primo modello, Fujifilm X-S20 punta sul design compatto e l'ergonomia intuitiva per farsi notare nel mondo delle mirrorless APS-C.
Rispetto alla X-S10, però, la X-S20 introduce anche altre novità importanti: la batteria NP-W235 da 2.200 mAh, la registrazione video fino a 6.2K e la modalità Vlog. A conti fatti, queste caratteristiche la rendono una delle mirrorless più complete della fascia media, in grado di competere con modelli più costosi.
Abbiamo testato la X-S20 con due ottiche Fujifilm dall'anima opposta: da un lato il pancake XF18mm F2 R e dall'altro la moderna ottica tuttofare Fujinon XF18-120mmF4 LM PZ WR, utile anche in ambito video per la caratteristica di avere zoomata interna motorizzata.
Poche, ma significative differenze
Il design di Fujifilm X-S20 è molto simile a quello della X-S10, con poche differenze, orientate soprattutto a un più efficace utilizzo in ambito video. La differenza più evidente è la presenza di un jack audio da 3,5 mm per le cuffie sul lato sinistro, utile per monitorare l'audio durante i video. Sulla ghiera delle modalità è stata aggiunta anche la modalità Vlog, per attivare rapidamente le funzioni dedicate ai video-selfie, tradendo chiaramente il fatto che si tratta di un prodotto che strizza l'occhio a Vlogger e content creator. Il corpo macchina è solido e ben costruito, ma non è tropicalizzato. L'impugnatura è comoda e i controlli sono ben posizionati. Il mirino elettronico è un OLED da 0,39" e 2,36 milioni di punti, mentre il display posteriore è un LCD da 3" e 1,84 MP, completamente orientabile di tipo vari-angle.
Il cuore di Fujifilm X-S20 è il sensore APS-C X-Trans 4 da 26,1 megapixel, lo stesso della X-S10 e di altri modelli Fujifilm. Si tratta di un sensore di ottima qualità, ma non è il più recente e avanzato dell'azienda, che ha introdotto il nuovo X-Trans 5 su altre fotocamere di fascia superiore. Il processore d'immagine, invece, è il nuovo X-Processor 5, che garantisce una maggiore fluidità e reattività, soprattutto per l'autofocus e il comparto video. Il sistema di stabilizzazione integrato sul sensore è in grado di compensare fino a 7 stop rispetto ai tempi di sicurezza. La connettività è completa, con porte USB-C, micro HDMI, due jack audio, Wi-Fi e Bluetooth. La batteria NP-W235 da 2.200 mAh assicura un'autonomia molto buona sia in ambito fotografico, sia nella registrazione di video, probabilmente grazie all'adozione del nuovo processore, molto più efficiente.
Fujifilm X-S20 non tradisce per quanto riguarda la qualità d'immagine, come d'uso in casa Fujifilm. Troviamo una buona gamma dinamica, una color science impeccabile e una gestione del rumore digitale molto efficace, soprattutto grazie al sensore X-Trans. Le immagini sono dettagliate e pulite anche in condizioni di scarsa luce, e in condizioni limite la sensibilità arriva fino a 51.200 ISO, con la possibilità di scattare senza remore e problemi di rumore fino ad almeno 6.400 ISO. Lo scatto a raffica raggiunge i 30 fps con otturatore elettronico e i 8 fps con otturatore meccanico. L'autofocus è ibrido con 425 punti e sensibilità fino a -7 EV, sufficientemente affidabile e preciso, ma non al livello dei migliori concorrenti e delle sorelle maggiori X-H2/H2S. Fujifilm X-S20 sfrutta il rilevamento del soggetto realizzato utilizzando la tecnologia IA Deep-Learning, di cui abbiamo tessuto le lodi nella prova di Fujifilm X-H2S, ma le prestazioni inferiori del vecchio sensore non permettono di raggiungere la stessa efficacia della top di gamma sportiva di famiglia. Troviamo il riconoscimento di animali, uccelli, automobili, motociclette, biciclette, aeroplani, treni, insetti e droni, ma non con la velocità di aggancio e la precisione di inseguimento di X-H2S. Visto il divario di prezzo tra le due fotocamere si tratta di un fatto naturale.
La X-S20 è una vera Fujifilm sul fronte delle qualità fotografiche e dispone di 19 modalità di simulazione pellicola, che permettono di personalizzare il look delle foto e dei video con i profili delle storiche pellicole Fujifilm. Come diciamo sempre nelle recensioni dei prodotti Fujifilm, scegliendo la simulazione pellicola giusta e con qualche ritocco a nitidezza, contrasto e gestione di alte e basse luci spesso è possibile ottenere JPEG già pronti per l'uso finale, senza dover passare dallo sviluppo RAW.
Gli amanti della pellicola Velvia possono trovare i suoi colori saturi e toni accentuati, così come invece chi ama i toni pastello nell'incarnato può optare per l'opzione Astia, che dà la priorità alla riproduzione morbida e fedele dei toni della pelle, riproducendo allo stesso tempo cieli blu e vegetazione in modo vivido. Ha un look tutto particolare e davvero vintage la simulazione Classic Chrome (una delle mie preferite): questa modalità di simulazione pellicola è progettata per riprodurre un aspetto simile alle riviste del 20° secolo, con bassa saturazione e forte gradazione tonale nelle ombre. Discorso simile per Classic Neg., basata su SUPERIA, una pellicola negativa a colori amata da molti ai tempi dell'analogico, che offre gradazioni tonali ad alto contrasto.
Fujifilm X-S20 è una macchina molto capace anche per i video, grazie alla possibilità di registrare fino a 6.2K con un bitrate di 360 Mbps. Si possono usare i codec HEVC/H.265 o MPEG-4 AVC/H.264, anche con profilo 4:2:2 a 10 bit e in formato DCI 4K e 4K a 60p. Per chi opera in ambito professionale c'è anche il profilo F-Log2, che offre una gamma dinamica più ampia per la post-produzione. La modalità Vlog cambia l'interfaccia e offre alcune funzioni avanzate, come il countdown e la modalità sfocatura per lo sfondo. Come già visto su altre fotocamere simili, la modalità Vlog include anche la funzione Product Showcase, che sposta in modo veloce la messa a fuoco su prodotti che vengono posti al centro dell'inquadratura, molto utile per chi fa video di presentazione prodotti o unboxing. Come già visto in ambito fotografico, anche in ambito video è possibile sfruttare le simulazioni pellicola e ridurre al minimo la post produzione.
Fujifilm X-S20: poco più grande di una compatta
La fotocamera pesa meno di mezzo chilo, circa 491 grammi e con l'ottica 18mm (e con i vari altri pancake di casa Fujinon) ha ingombri poco superiori a quelli di una compatta. Per viaggiare leggeri, com'è avvenuto nel mio caso, è possibile anche lasciare a casa il caricabatterie, in quanto la porta USB-C offre supporto per la ricarica della fotocamera, permettendo - ad esempio - di ricaricare la batteria con un adattatore USB dalla presa accendisigari 12V dell'auto (o del camper). Inoltre è possibile utilizzare anche l'alimentatore (per chi lo ha USB-C) del portatile per la ricarica della fotocamera, così come l'uscita USB-C di una power station.
Fujifilm X-S20 è disponibile in Italia da luglio 2023 con un prezzo di listino di 1.429€ per il solo corpo macchina. Ci sono anche due kit con obiettivi inclusi: uno con il XF18-55mmF2.8-4 R LM OIS a 1.699€ e uno con il XF16-80mmF4 R OIS WR a 1.799€.
FUJIFILM X-S20 Fotocamera Digitale Mirrorless 26MP, Kit XF18-55mmF2.8-4, Sensore CMOS X-Trans 4 APS-C, X-Processor 5, IBIS, Filmati 6.2K 30p, Mirino EVF, Schermo LCD 3" Vouch vari-angle, Nero
Compra oraIl prezzo è più alto rispetto alla X-S10, che ora si trova a meno di 900€, e si avvicina a quello della X-T5, che offre il nuovo sensore X-Trans 5. La X-S20 potrebbe essere una buona scelta per chi cerca una mirrorless ibrida di fascia media pronta all'uso per Vlog e per lavori da content creator, ma forse il prezzo potrebbe rendere più d'uno titubante. Dalla sua Fujifilm X-S20 offre ottime qualità e le utili simulazioni pellicola, che se usate bene possono abbreviare il tempo passato sul PC per la post produzione di foto e video.