Google è particolarmente orgogliosa della fotocamera dei nuovi Pixel e durante l'evento di presentazione ha dichiarato che il modulo posteriore ha raggiunto la valutazione più elevata mai raggiunta su DxOMark. La compagnia ha cercato per anni di offrire una buona esperienza fotografica sui propri dispositivi Nexus, spesso non riuscendoci. L'anno scorso Nexus 6P aveva ottenuto una (buona) valutazione di 84 punti, ma i nuovi Pixel di quest'anno sembrano sconfiggere anche i mostri sacri del settore.
Vengono battuti Galaxy S7, HTC 10 e iPhone 7, rispettivamente con punteggi di 88, 88 e 86. Google Pixel e Pixel XL sono pertanto i migliori smartphone in assoluto sul fronte della fotocamera: secondo DxOMark nelle foto prodotte esposizione e gamma dinamica sono su ottimi livelli, così come i dettagli in tutte le condizioni. Buoni anche i colori e il bilanciamento del bianco (anche con flash attivo), con queste caratteristiche che vengono accompagnate da un autofocus rapido e generalmente molto accurato.
Per quanto riguarda i video i nuovi smartphone ottengono una valutazione di 88 punti: la stabilizzazione (elettronica) è buona in ogni condizione e l'auto-focus conferma le doti registrate durante lo scatto. Dettagli e colori rimangono accurati, mentre il rumore viene contenuto in ogni circostanza. Non mancano i difetti sia nell'ambito fotografico che in quello della registrazione dei video, ma ciò non toglie - secondo DxOMark - la prima posizione assoluta per quanto riguarda il mercato degli smartphone.
I nuovi dispositivi Google utilizzano lo stesso modulo posteriore con un sensore Sony IMX378 da 12,3 megapixel con auto-focus a rilevamento di fase e obiettivo f/2.0. La fotocamera scatta con una latenza prossima allo zero e dispone di funzionalità HDR always-on che le permettono di avere una gamma dinamica particolarmente elevata in varie condizioni di luminosità grazie ad alcuni espedienti lato software. Da notare che le fotocamere del Pixel non sono in alcun modo sporgenti.
Molte società concorrenti si sono trovate costrette a giungere a compromessi sul piano del design per accomodare moduli capaci ma al tempo stesso troppo voluminosi per le esili scocche dei dispositivi. Google ha adesso pieno controllo non solo del software, ma anche sull'hardware dei propri smartphone, e pare che abbia trovato un metodo per offrire una qualità fotografica ai massimi livelli con un modulo per niente invasivo sul piano del design. L'approfondimento di DxOMark può essere trovato a questo indirizzo.