I Sony World Photography Awards sono il più grande concorso fotografico a livello mondiale: quest'anno sono stati sottoposti al giudizio della giuria della World Photography Organisation ben 340.000 scatti, inviati da fotografi di ben 211 paesi.
Da oggi le più belle fotografie tra quelle premiate sono visibili dal vivo a Milano alla Fondazione Stelline. Come ha sottolineato Barbara Silbe, giornalista, co-fondatrice e direttore responsabile di EyesOpen! Magazine e curatrice della mostra, i Sony World Photography Awards rappresentano uno spaccato della vita contemporanea e la possibilità di avere uno sguardo a tutto tondo sulla realtà a livello globale.
La natura gratuita della partecipazione, infatti, permette a fotografi di ogni provenienza ed estrazione sociale di partecipare al concorso e la molteplicità delle categorie rende i premi uno spaccato della società in tutte le sue sfaccettature. A differenza dei premi specialistici (Sport, Natura, Fotogiornalismo), ai SWPA troviamo tutti i temi e tutti i generi. Il lavoro di scelta dei giudici è quindi ogni anno molto complesso, ma la qualità dei lavori ci restituisce sempre una mostra davvero interessante.
Rispetto alla location della Villa Reale di Monza, dove era stata esposta la mostra in passato, Fondazione Stelline si trova nel cuore di Milano e gli orari di apertura dell'esposizione (Dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 20) permettono davvero a chiunque si trovi in zona di fare un salto nella realtà fotografica contemporanea.
L'ingresso alla mostra ha un costo di 12 Euro (8 per i biglietti ridotti), ma tutto l'incasso della biglietteria, grazie anche alla collaborazione con Fondazione Fiera Milano e Fondazione Stelline, verrà totalmente devoluto a Fondazione Progetto Arca, che lo scorso 30 marzo ha avviato una collaborazione con Fondazione Fiera Milano per supportare il popolo ucraino.
Protagonista della mostra è certamente il lavoro di Adam Ferguson, che si è aggiudicato il titolo di Photographer of the Year, una particolare serie di scatti sui migranti in attesa di attraversare il confine tra Messico e USA. Un lavoro di grande delicatezza che mette davvero al centro i soggetti. L'idea alla base degli scatti è stata quella di utilizzare una fotocamera (medio formato) su un treppiedi collegata a un cavo per lo scatto remoto. Sono stati i soggetti stessi a scegliere come venir rappresentati e a scattare materialmente la fotografia premendo tra le mani la 'pompetta'. Un lavoro che evita ogni forzatura e che davvero dà voce ai soggetti stessi.
La mostra si terrà a Milano presso la Fondazione Stelline dal 14 settembre al 30 ottobre 2022. Sarà possibile accedervi dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 20 al costo di €12 (ridotto €8).
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