Era molto probabile che succedesse: dopo le uscite al vetriolo di Michael Woodford, ex-CEO e Presidente di Olympus, licenziato qualche giorno fa dal consiglio di amministrazione del colosso nipponico, ora arrivano le risposte altrettanto piccate da parte dei vertici dell'azienda. La voce è quella di Tsuyoshi Kikukawa, che ha preso il posto di Woodford nelle posizioni lasciate scoperte. Dopo la nota asciutta che confermava i dettagli dell'operazione finanziaria al centro del contendere, un'acquisizione di una compagnia del valore di poco più di 2 miliardi di dollari, le cui commissioni agli intermediari hanno visto raggiungere la cifra di quasi 700 milioni di dollari, è arrivato un memorandum interno dai toni più accesi, come riporta il Financial Times.
Nella nota questa colta è Kikukawa a togliersi i sassolini dalle scarpe nei confronti di Woodford e dei suoi comportamenti. L'ec-CEO viene descritto come bramoso di potere e 'soddisfatto solo dal personale controllo di tutto'. Dell'ex-CEO viene anche detto che dimostrava in modo inequivocabile 'la sua avversione per il Giappone' e il poco rispetto per le consuetudini aziendali.
Il memo evita di scendere in ulteriori particolari in merito alla pietra dello scandalo, la questione delle elevate commissioni nell'operazione di acquisizione, rimandando ulteriori approfondimenti in una prossima nota. In ogni caso le parole di Woodford sembrano aver smosso molto le acque: dopo la segnalazione dell'ex-CEO alla corte britannica che vigila sulle frodi finanziarie, pare che anche l'FBI si stia interessando alla vicenda e ai quasi 700 milioni di dollari volati verso le isole Cayman.