Un drone usato per abbattere altri droni, la cui presenza in un determinato luogo non è autorizzata. Questa è la proposta di Anduril Industries, un'azienda americana che vede a capo quel Palmer Luckey che ha co-fondato Oculusnegli scorsi anni e che dopo essere uscito da quell'azienda si è dedicato al mondo dei droni. Dai primi esperimenti con la realtà virtuale, possiamo dire, Palmer è passato a una sorta di guerra poco virtuale a colpi di drone.
Anduril Counter Drone, questo il nome del prodotto, opera andando ad intercettare e attaccare droni presenti in uno spazio aereo a loro non autorizzato. Il drone fa parte del sistema Lattice AI cUAS (counter Unmanned Aerial System) sviluppato da Anduril, che attraverso logica di intelligenza artificiale permette di presidiare un'area e fare in modo che il drone di intercettazione possa abbattere un drone non autorizzato.
Una volta identificato un obiettivo Anduril Counter Drone interviene accelerando prontamente ed entrando in collisione con il drone non autorizzato: l'impatto è così forte da rompere qualche componente del drone, che in questo modo non può più volare precipitando a terra. L'intervento può avvenire tanto di giorno come di notte, grazie alla logica di intelligenza artificiale e ai sensori integrati nel prodotto. Anduril Counter Drone è ovviamente costruito con una struttura molto robusta, in modo da resistere all'impatto con il drone da abbattere e poter continuare ad operare regolarmente.
Un prodotto di questo tipo rientra in quell'utilizzo della tecnologia maggiormente orientato all'industria militare, nella quale la possibilità di monitorare e di impedire il monitoraggio di territori si rivela particolarmente importante. Ma un utilizzo più civile di un prodotto di questo tipo si può presentare ad esempio quale soluzione a casi nei quali il traffico aereo di un aeroporto debba venir bloccato perché un drone sta volando sulla pista senza autorizzazione. Questo è quanto capitato lo scorso anno nell'aeroporto inglese di Gatwick, con un drone che in più giorni si è alzato in volo costringendo la chiusura dello scalo per svariate ore con ovvie ripercussioni sul traffico aereo.