Non è la prima volta che scriviamo del binomio tra tecnologia e arte! Per esempio in occasione della digitalizzazione dei disegni di Leonardo Da Vinci oppure per la Ronda di Notte di Rembrandt. L'ultima novità riguarda il Miracolo degli Impiccati di Raffaello, che è stato recentemente digitalizzato e reso disponibile in alta risoluzione.
Questa operazione si deve alla collaborazione tra il Mibact e i professionisti di Haltadefinizione. L'occasione è il 500° anno dalla morte dell'artista che potrà ora essere omaggiato anche senza la possibilità di vedere l'opera di persona, ma anche se ci si trova distanti dal Museo Nazionale di Palazzo Reale di Pisa. La pagina alla quale è visibile il dipinto è disponibile sul sito di Haltadefizione.
Il Miracolo degli Impiccati
La storia che circonda il Miracolo degli Impiccati di Raffaello è particolare. Infatti si pensa potesse essere parte di un'opera più complessa, la Pala dell'Incoronazione di San Nicola da Tolentino. La commissione fu affidata, intorno all'anno 1500, a Raffaello e a Evangelista di Pian di Meleto da parte di Andrea di Tommaso Baronci per poter adornare la cappella che si trova nella chiesa di Sant'Agostino.
Purtroppo nel 1789, un terremoto devastò la zona compresa la Pala dell'Incoronazione di San Nicola da Tolentino. I danni furono così gravi ed estesi che non si poté procedere al restauro ma si pensò piuttosto di dividerla in più segmenti.
Alcune parti sono finite al Louvre e a Detroit mentre la parte denominata il Miracolo degli impiccati è ora conservata a Pisa. In passato molto si è detto su questa opera, compreso un dibattito per "la mano" che l'aveva realizzata.
Il lavoro svolto da Haltadefinizione permetterà non solo agli appassionati e ai curiosi di guastarsi questa opera, ma anche agli studiosi di continuare a conoscere il Miracolo degli Impiccati con dettagli difficilmente visibili anche nelle osservazioni tradizionali (anche perché a differenza di opere come la Ronda di Notte, si tratta di un dipinto di ridotte dimensioni, pari a 22,5 x 44,7 cm).