Il numero di immagini riprese ogni giorno è in continua crescita: dall'avvento del digitale (con conseguente crollo della fotografia analogica, come dicevamo in questa news) la quantità di scatti effettuati a livello mondiale è più che quadruplicata, raggiungendo un dato stimato per il 2011 di 375 miliardi di fotografie. Parte di questi numeri è da accreditare ai camera phone (ce ne sono più di 2,5 miliardi in circolazione), che oltre ad aver contribuito ad accrescere il numero di scatti, hanno anche cambiato radicalmente la modalità con cui le fotografie vengono archiviate e fruite.
Se si pensa a una raccolta di immagini Flickr è uno dei primi nomi che viene alla mente, ma sorprendentemente i numeri di quello che fino a poco tempo fa era il più noto servizio di photosharing sono un'inezia rispetto al catalogo di immagini raccolto da Facebook, un vero colosso se confrontato con altri tipi di librerie. Grazie all'upload diretto e al circolo sociale che si instaura sul social network, il catalogo di Facebook si arricchisce di più di 6 miliardi di foto al mese.
Servizi dalla lunga storia (come Flickr) o di grande tendenza (come Instagram) rappresentano dei bruscolini se confrontati con Facebook, che in molti casi addirittura li ingloba, in quanto le foto memorizzate nei due servizi spesso vengono in modo automatico condivise anche su Facebook. Una volta ognuno aveva la classica scatola di scarpe piena di foto, la cui revisione era accompagnata dalle classiche domande 'Questo chi è?' oppure 'Qui dove eravamo?': nessuno avrebbe mai detto che in pochi anni si sarebbe passati a uno sterminato catalogo online, condiviso con migliaia di persone, georeferenziato e con il riconoscimento facciale.