Sappiamo che dopo il lancio di Canon EOS R5, c'è stato un rincorrersi di notizie legate a possibili surriscaldamenti durante la cattura video. Canon ha già risposto con alcune informazioni ufficiali. Ora, grazie a un teardown, possiamo capirne meglio le cause.
Nel video in cinese si può vedere una Canon EOS R5 completamente smontata svelando la componentistica interna. Sembrerebbe (almeno sul modello preso in esame) che ci siano alcuni possibili spiegazioni legate ai surriscaldamenti che sono stati registrati dagli utenti.
I problemi di surriscaldamento
In particolare il pad termico sopra il processore non è posizionato correttamente. Questo inficia la trasmissione del calore e la sua dissipazione. Inoltre una c'è una scheda con dei circuiti che non permette di avere un contatto con lo chassis in lega di magnesio (che contribuirebbe ad abbassare le temperature).
Sembra inoltre che il dissipatore (passivo) che si posiziona tra il sensore e la scheda logica dove c'è il processore di Canon EOS R5 sia realizzato in alluminio e non (per esempio) in rame. Inoltre, grazie a del pad termico, parte del calore prodotto dal sensore potrebbe arrivare fino alla zona del processore, peggiorando le cose. Non c'è ovviamente spazio per una dissipazione di tipo attivo e anche Canon ha dichiarato di non averla prevista.
Nell'immagine qui sopra si vede la placca di dissipazione in alluminio che copre il sensore e che è posizionata vicino alla scheda logica con il processore.
In una prova fatta da EOSHD inoltre viene rilevato come la fotocamera si surriscaldi anche semplicemente utilizzando il menù Wi-Fi senza effettuare nessuna ripresa (il tutto dopo 30 minuti di test). La prova iniziale è stata fatta con una registrazione 4K HQ 30p e utilizzando una scheda SD ma si è conclusa con lo spegnimento automatico della fotocamera.
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1399.99€ Compra oraAltri test sembrano confermare, con le dovute differenze, le problematiche. Attualmente, oltre alle indicazioni di Canon non ci sono ulteriori informazioni ufficiali. Forse una modifica hardware, un assemblaggio diverso o un nuovo firmware potrebbero mitigare i problemi.