Sabato sono entrati in vigore i nuovi Termini d'Uso di Instagram, una mutazione delle clausole di contratto che ha portato inizialmente un certo risentimento in parte degli utenti. In particolare l'iniziale apertura alla vendita delle immagini e l'inserimento della clausola arbitraria per prevenire la creazione di class action sono stati motivo di ripensamento per alcuni utilizzatori.
Dopo l'affrettata marcia indietro di Kevin Systrom e la modifica dei termini che aprivano la strada alla vendita delle foto, trasformati nella possibilità di mostrare annunci pubblicitari assieme alle foto degli utenti, in molti hanno deciso che la sola clausola compromissoria non fosse un motivo sufficiente per privarsi del servizio.
Sarà da valutare l'effettivo impatto dei nuovi termini d'uso sulle nuove iscrizioni, ma Instagram può contare su un fenomenale volato costituito da 90 milioni di utenti attivi al mese (persone che utilizzano il servizio almeno una volta nell'arco di trenta giorni) con un tasso di upload pari a 40 milioni di foto al giorno. In più Instagram conta 8500 like al secondo, con 1000 commenti nello stesso lasso di tempo. Si tratta di un flusso di dati enorme, che Systrom&Co. vogliono cercare di monetizzare: i nuovi termini d'utilizzo e la battaglia contro Twitter vanno proprio in questa direzione.
Stando al sentimento della rete pare che Instagram abbia passato indenne l'entrata in vigore delle nuove clausole contrattuali: nella vostra esperienza conoscete qualcuno che ha lasciato il servizio a causa delle recenti modifiche?
Potete rispondere alla nostra domanda anche su Facebook.