Alla notizia dell'acquisizione di Pentax da parte di Ricoh in molti si sono interrogati sul senso di tale operazione. Uno dei motivi ufficiali dati da Ricoh è la volontà di espandere il suo peso nel settore fotografico consumer, ma a ben vedere possono essere individuate anche altre motivazioni più profonde. È interessante l'analisi fatta da British Journal of Photography: da una parte c'è la volontà di entrare con successo nel settore mirrorless, visto dagli analisti come quello maggiormente in crescita per i prossimi anni a livello mondiale (soprattutto in Asia), segmento dove entrambi i produttori si sono affacciati con progetti che spiccano dalla massa (il sistema modulare GXR e la EVIL con sensore di piccole dimensioni).
Dall'altro lato Ricoh, colosso della stampa, molto presente nell'ambito professionale, ha interesse a dare nuova linfa a questo settore, incoraggiando i fotografi a scattare, conservare e stampare le proprie immagini, magari creando sinergie proprio grazie al marchio Pentax. Ricoh non ha poi nascosto la volontà di dire la sua nell'ambito della memorizzazione delle immagini: con il crescere dei megapixel il bisogno di spazio di storage è in esplosione ed è un mercato nel quale trovare importanti opportunità.
Da questo punto di vista la capacità industriale e i capitali di Ricoh potrebbero dare nuovo slancio ai progetti medio formato di Pentax favorendo la diffusione di prodotti ad alta risoluzione e proponendo apparecchi o servizi per gestire lo storage delle immagini. Alcuni già immaginano una nuova versione della Pentax 645D con nuova gestione RAW e cattura a 16-bit. Alla luce di queste riflessioni sarà interessante vedere nel futuro se Ricoh 'ci ha visto lungo' o 'ha fatto il passo più lungo della gamba'.