Lo scorso anno la startup californiana Light ha ricevuto un finanziamento di 9,7 milioni di dollari grazie all'intervento di un venture partner, allo scopo di "ripensare l'arte e la scienza della fotografia". Le varie posizioni lavorative ricercate dall'azienda indicano la volontà di portare a bordo individui competenti nelle tecniche di elaborazione di più immagini per la riduzione del rumore e il miglioramento della qualità.
Questa settimana Light ha mostrato il prototipo del suo primo prodotto, la fotocamera L16, che in occasione della Code/Mobile conference di Half Moon Bay è stata definita come una "multi-aperture computational camera". Questa fotocamera, che nell'aspetto assomiglia ad uno smartphone, incorpora 16 diverse lenti (17, se si conta anche il sensore infrarosso) dalle varie lunghezze focali, delle quali 10 operano contemporaneamente.
Ciascuna lente è governata da un modulo capace di registrare immagini a 13 megapixel, e ciascuno con esposizione individuale. Le lenti sono organizzate a gruppi: cinque da 35mm, cinque da 70mm e sei da 150mm. Per riuscire ad accorpare tutto nello chassis, i moduli da 70mm e 150mm sono di tipo "folded optic", dove viene impiegato uno specchio così da poter collocare il sensore in senso perpendicolare alla direzione di scatto.
The Light Story from light on Vimeo.
Il software della fotocamera combina selettivamente queste immagini e, come la light-field Lytro, permette di regolare la messa a fuoco anche dopo lo scatto. L16 è capace di registrare immagini a 52 megapixel e video alla risoluzione 4K. La fotocamera fa uso di sistema operativo Android ed è dotata di connettività WiFi in maniera tale da condividere immediatamente le immagini sui social senza trasferirle al computer.
L16 sarà preordinabile al prezzo di 1300 dollari fino al 6 novembre, poi a 1700 dollari. Le consegne non prenderanno il via prima della prossima estate. In ogni caso l'obiettivo ultimo della compagnia è riuscire a portare questa tecnologia negli smartphone e a tal proposito pare che vi siano accordi già siglati con Foxconn.