Il World Press Photo è uno dei premi più ambiti a livello globale, un riconoscimento che è una pietra miliare per la carriera di un fotoreporter. I premi, visto che oltre alla foto dell'anno vengono premiati anche progetti più estesi, anche nel tempo, offre ogni anno uno spaccato degli ultimi 12 mesi e non poteva quindi non esserci qualcosa relativo alla guerra in Ucraina.
A essere premiata come Foto dell'Anno 2023 dei World Press Photo è stata proprio un'immagine delle prime fasi della guerra, quello scatto che tutti conosciamo in quanto balzato agli onori della cronaca anche per il tentativo della propaganda russa di farlo passare per falso.
Parliamo di quell'immagine che immortala i soccorritori che trasportano in barella una donna agli ultimi mesi di gravidanza dopo il bombardamento dell'ospedale di Mariupol a opera dell'esercito russo. Lo scatto del fotografo Evgeniy Maloletka è stata una di quelle che maggiormente ha raccontato la soffrenza della popolazione ucraina di Mariupol nei giorni dell'assedio.
La Storia dell'Anno è andata al fotografo Mads Nissen e racconta un'altra delle vicende che hanno caratterizzato il 2022: il ritorno del regime dei Talebani in Afghanistan. La storia di intitola 'Il prezzo della pace' e con la foto di un bambino a cui è stato asportato un rene per venderlo e sostenere la famiglia, racconta dello stato di povertà del paese dopo che i rubinetti degli aiuti internazionali sono stati chiusi e importanti asset dello stato afgano congelati, lasciando la popolazione di tutta la nazione in uno stato di grandissima povertà.
Tra le foto del progetto troviamo anche testimonianze della malnutrizione dei bambini, delle file per riuscire a ottenere un pezzo di pane e del perenne stato di guerra che permea tuttora il paese.
Il premio per il Progetto a Lungo Termine va invece a Anush Babajanyan per il suo lavoro sulle acque contese dei fiumi Syr Darya e Amu Darya, che dai ghiacciai al lago Aral toccano Tajikistan, Kyrgyzstan, Uzbekistan e Kazakhstan, fornendo acqua per la popolazione e per l'agricoltura, ma anche energia dalle centrali idroelettriche. La siccità degli ultimi anni ha acuito le tensioni tra gli stati. Il lavoro del fotografo testimonia la resilienza delle persone che vivono nella regione e che fronteggiano i cambiamenti climatici e le tensioni politiche.
Infine il premio nella categoria Open Format, che premia il giornalismo visuale con la fotografia al centro è andato a Mohamed Mahdy