Con un evento dedicato alla stampa, nella giornata di oggi il Museo Diocesano Carlo maria Martini ha svelato la Crocifissione di Masaccio, un'opera dallo straordinario pregio mondiale, considerata tra le più importanti e rivoluzionarie del XV secolo.
Crocifissione (1426), Masaccio
La visita e l'esposizione sono state curate dal direttore del Museo Diocesano, Nadia Righi, e dal conservatore del dipartimento dipinti e sculture del XIII, XIV e XV secolo del Museo Nazionale di Capodimonte. Tra i protagonisti che hanno reso possibile questa incredibile mostra c'è FUJIFILM, installando una videoproiezione grazie al supporto di FUJIFILM PROJECTOR Z8000 che ricostruisce a grandezza naturale l’impianto del polittico che va a completare, proiezione dopo proiezione, una dopo l’altra, degli undici pannelli ad oggi ritrovati.
La Crocifissione di Masaccio: da Napoli a Milano
La Crocifissione (1426) è un dipinto tempera su tavola del grande artista Masaccio, conservato al Museo nazionale di Capodimonte a Napoli. Da domani, 22 febbraio fino al 7 maggio 2023, l'opera sarà custodita e visitabile al pubblico all'interno del Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano. La tavola nasce come cuspide del Polittico di Pisa, maestosa opera commissionata dal notaio Ser Giuliano di Colino degli Scarsi da San Giusto per la Cappella all'interno della chiesa di Santa Maria del Carmine a Pisa. I dipinti del Polittico sono stati smembrati già nel XVI secolo e in parte dispersi. Tra questi, appunto, è rimasta a noi una delle più importanti testimonianze del Quattrocento italiano, la Crocifissione del Masaccio.
L'opera presenta su un prezioso fondo oro la Madonna, San Giovanni e la Maddalena che piangono il Cristo Crocifisso. Il Masaccio restituisce tutto il dolore terreno di un evento drammatico attraverso alcuni elementi e gesti essenziali; le figure sono modellate dai forti contrasti di luce e ombra e si stagliano su uno spazio reale, nonostante lo sfondo dorato, che però va sottolineare la potenza emotiva della situazione. Il Cristo, dipinto frontalmente, con la testa incassata sulle spalle che presuppone una visione dal basso, resa con un sapiente scorcio anche attraverso l'abbreviazione delle gambe, riesce a suggerire l'umanità dolorosa di un corpo abbandonato alla morte.
L'impegno di FUJIFILM nel rendere l'opera ancora più "reale"
L’allestimento, curato dagli architetti Alessandro Colombo e Paola Garbuglio, comprende anche un’installazione video con il supporto di FUJIFILM PROJECTOR Z8000. La videoproiezione ricostruisce a grandezza naturale l’impianto del polittico, che risultava smembrato già alla fine del XVI secolo. Grazie alla descrizione che ne aveva fatto il Vasari, nella seconda edizione delle Vite, undici pannelli sono stati rintracciati in diversi musei del mondo; alla National Gallery di Londra è custodita la tavola centrale del polittico che raffigura la Madonna in trono con il Bambino e angeli. Altri pannelli risultano invece ancora dispersi.
Grazie all’impiego di FUJIFILM PROJECTOR Z8000, i visitatori oltre alla Crocifissione potranno quindi ammirare l’opera del Masaccio che ad una a una, una proiezione dopo l’altra si completa delle 11 tavole, lasciando immaginare la grandezza artistica del polittico. Z8000 è un proiettore compatto a ottica ultra-corta dotato di un esclusivo obiettivo ripiegabile e ruotabile su due assi, è unico nel suo genere e restituisce immagini ad alta luminosità di 8000 lumen e permette anche proiezioni in verticale. Può essere posizionato verticalmente o orizzontalmente per consentire la massima versatilità di installazione, in modo da essere impiegato efficacemente in qualsiasi tipologia di spazio disponibile grazie anche allo shift dell'ottica del 70% sull'asse verticale e del 35% su quella orizzontale.