La fotocamera sviluppata dal Caltech è la più veloce del Mondo!

La fotocamera sviluppata dal Caltech è la più veloce del Mondo!

di Mattia Speroni, pubblicata il

“Una nuova fotocamera sviluppata dal Caltech promette di fare "miracoli" nel campo della ricerca con la possibilità di raccogliere fino a 70 bilioni di fps! Il tutto ruota attorno alla tecnologia chiamata CUSP basata su fasci laser molto rapidi.”

Non si tratta di un prodotto commerciale, ma è il frutto della ricerca e sviluppo dal California Institute of Technology (Caltech). È la nuova fotocamera che promette prestazioni da primato e utilizzabile nel campo della ricerca più che per l'ambito consumer con applicazioni che sono tutte da scoprire, anche secondo chi l'ha ideata.

fotocamera caltech

Questo nuovo prodigio dell'ingegneria è merito di Lihong Wang (professore di ingegneria medica e ingegneria elettrica), Peng Wang e Jinyang Liang. Le prestazioni di questa fotocamera sono elevatissime: si riesce ad arrivare a 70 bilioni di fotogrammi per secondo. Si tratta di riuscire a catturare 70.000.000.000.000 oppure, più semplicemente, 7 x 1013 immagini (anche se non bisogna associarle alle classiche fotografie che siamo abituati a scattare, condividere o immaginare).

La fotocamera da 70 bilioni di fps

La fotocamera si basa sulla tecnologia che ha l'acronimo di CUSP o per esteso fotografia spettrale ultraveloce compressa. In precedenza sempre Wang aveva realizzato un altro modello basato sulla tecnologia pCUP che però riusciva ad arrivare "solamente" a 1 bilione di fotogrammi (pari a 1012).

fotocamera caltech

Come funziona? Ovviamente niente di semplice e niente di simile alle classifiche fotocamere: un laser emette degli impulsi molto brevi della durata di un femtosecondo. A questo fascio di luce laser si associano una serie di ottiche e specchi complessi che riducono ulteriormente gli impulsi luminosi che poi possono creare l'immagine definitiva nella fotocamera. Con questo metodo è anche possibile acquisire informazioni su quattro dimensioni (4D) con un singolo scatto.

caltech

Comparazione tra T-CUP, Pump-Probe e CUSP (quello impiegato dalla fotocamera della notizia)

Ovviamente non si utilizzerà questa nuova fotocamera per i selfie. Il suo scopo, secondo l'ideatore è di puntare alla fisica fondamentale, propagazione delle onde elettromagnetiche, fusione nucleare, decadimento fluorescente delle molecole biologiche. A differenza del metodo pump-probe (o eccitazione e verifica), il metodo CUSP può essere impiegato per raccogliere immagini in tempo reale e quindi non necessariamente di fenomeni ripetibili.

fotocamera ultraveloce

Il lavoro di Wang e degli altri ricercatori è stato inserito in un articolo su Nature Communications dove è possibile trovare altri dettagli sulla tecnologia impiegata e sul suo impiego e sviluppo in particolare per capire l'evoluzione della fluorescenza e la relazione tra la concentrazione di fluorofori e la loro persistenza ad alte concentrazioni.


Commenti (5)

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Commento # 1 di: Qarboz pubblicato il 07 Maggio 2020, 19:10
E cosa usano per memorizzare quell'enorme quantità di dati che arrivano in così poco tempo?
Commento # 2 di: xxxyyy pubblicato il 08 Maggio 2020, 02:51
Mah... penso che usino una pendrive a buco nero scrivendo sull'orizzonte degli eventi con risoluzione lunghezza di Planck.
Commento # 3 di: cignox1 pubblicato il 08 Maggio 2020, 08:56
>>penso che usino una pendrive a buco nero scrivendo sull'orizzonte degli eventi con risoluzione lunghezza di Planck.

Ricordiamoci allora che la dimensione del drive é proporzionale all'area dell'orizzonte, non al volume del buco nero

Ma 10^12 non si chiamava miliardo, in italiano?
Commento # 4 di: cignox1 pubblicato il 08 Maggio 2020, 08:57
>>Ma 10^12 non si chiamava miliardo, in italiano?

Lasciate perdere, sto ancora dormendo...
Commento # 5 di: Ago72 pubblicato il 08 Maggio 2020, 09:55
Se si usassero i vari prefissi (Mega, Tera, Peta...) si eviterebbero tutti questi disguidi.