Luigi Ghirri è uno dei grandi maestri della fotografia italiana, scomparso prematuramente a 49 anni nel 1992. Nel trentennale della morte una mostra, nella sede del Palazzo Bisaccioni di Jesi, ripropone al pubblico il mondo ripreso dall'artista, un universo a tratti malinconico, incantato, sospeso e romantico, che trova senso nelle piccole cose, nello stupore e nella meraviglia che scaturisce dal guardare le cose senza il velo dell’abitudine.
La mostra “Luigi Ghirri (non) luoghi”, a cura di Massimo Minini, si compone di quaranta fotografie provenienti da collezioni private. Obiettivo del progetto espositivo, ideato da Roberta Angalone, è ricordare l’artista analizzandone la ricerca fotografica, dal punto di vista delle motivazioni e dei sentimenti, attraverso un percorso che ne tocca i punti di interesse e le domande. Si tratta di un'occasione molto interessante per chi ama la fotografia e che permette di approfondire le sue visioni, fatte di piccole cose, ma che tramite l'occhio del fotografo passano dall'essere inosservate, a non banali. La mostra si inaugura domani sabato 9 aprile alle ore 18.
Luigi Ghirri(non) luoghi
A cura di Massimo Minini - Progetto espositivo ideato da Roberta Angalone
9 aprile – 31 luglio 2022
Inaugurazione 9 aprile ore 18.00
Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi - Palazzo Bisaccioni, Piazza Colocci 4-Jesi (AN)
Ingresso libero
Orari di apertura: lunedì-domenica 9:30-13:00 / 15:30-19:30
Visite guidate gratuite su prenotazione: Tel 0731 207523 - info@fondazionecrj.it-li.it
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