Fujifilm ha certamente azzeccato due mosse nella sua recente strategia: da un parte la scelta di puntare su un mercato di alta gamma con richiami vintage con le sue fotocamere della serie X, dall'altra quella di cambiare passo sul fronte tecnologico e di proporre i sensori X-Trans, dotati di una matrice colorata a periodicità minore rispetto al classico filtro Bayer, in grado di non richiedere filtri antialiasing per combattere il Moiré.
Il sensore X-Trans ha debuttato in formato APS-C sulla mirrorless X-Pro1, è stato adottato poi sulla sorellina X-E1 ed è stato rinnovato all'inizio di quest'anno in versione X-Trans II (con sensori a rilevazione di fase per la messa a fuoco sulla superficie del CMOS) sulla fotocamera a ottica fissa X100S. A inizio anno il sensore X-Trans II si è presentato anche in formato ridotto 2/3" in Fujifilm X20, cercando di portare scompiglio con la nuova tecnologia anche nel mercato delle compatte premium.
Ora la roadmap di Fujifilm prevede di portare la tecnologia sul resto della gamma e stanno circolando diverse indiscrezioni in merito. Alcune fonti in rete parlano di una mirrorless 'accessibile' nei piani dell'azienda nipponica, mentre la maggioranza propende per un rinnovo a breve dei prodotti con sensore in formato 2/3". Fujifilm X-S1 (qui la nostra recensione con le sorelle compatte della serie X) pare la prima candidata a ricevere il nuovo sensore X-Trans e Fujifilm X-S2 dovrebbe essere in dirittura d'arrivo.
Si tratta di una bridge con forme da reflex, caratterizzata da un'ottica dalla grande escursione focale ad azionamento manuale. Tra tutti quelli della famiglia X è forse quello che ha riscosso meno successo, staremo a vedere se l'arrivo del sensore X-Trans e della rilevazione di fase sulla superficie del sensore riusciranno a differenziarla dal resto del mercato delle bridge e a giustificare il più elevato costo di acquisto rispetto alla media del settore.