C'è nell'aria del mercato fotografico un'innegabile voglia di ritorno al passato: non è solo una questione di hipsteria vintage, ma per molti tornare al 'come si facevano le cose una volta' rappresenta l'occasione per scoprire le radici della fotografia. Fa parte di questo processo anche il ritorno alla pellicola, con due movimenti ben separati: da un lato chi torna alla pellicola 35mm per curiosità, dall'altro chi opta per il medio formato analogico per una questione di maggiore accessibilità rispetto a quello digitale.
Si indirizza a entrambe le categorie il progetto attualmente in crowdfunding su Kickstarter LAB-BOX. Si tratta di un mini-laboratorio per sviluppare pellicole 135 e 120, sviluppato dal VIVO Design Studio, di Roma. A fronte di una cifra target di €70.000 il progetto ha superato abbondantemente il mezzo milione di euro e ha aggiunto strada facendo nuovi obiettivi per stimolare gli investitori.
Il prototipo è chiaramente figlio della stampa 3D. Il sistema funziona come un mini-lab utile per chi non ha una camera oscura e dovrebbe semplificare molto la vita di chi vuole sviluppare in casa le proprie foto. Naturalmente il progetto prevede anche i reagenti per lo sviluppo. Monobath è il mezzo più semplice, che in bagno solo permette di sviluppare e fare il fissaggio. Troviamo poi kit multi-componente, sia per il bianco e nero, sia per le pellicole a colori. C'è poi anche Caffenol, il kit di reagenti eco-friendly.
Mancano solo sei giorni alla chiusura della campagna Kickstarter, se volete fare parte dei supporter del progetto avete ancora diversi livelli di ricompensa a disposizione a partire da 89€.