Gli stati generali del retail fotografico. Potrebbe essere questo il sottotitolo del convegno organizzato da Aifoto e Ascofoto per fare il punto dello stato del mercato e tastare il polso della vendita di materiale fotografico in Italia. Il convegno ha scattato una fotografia della situazione attuale, in un mercato che negli ultimi anni ha visto una forte e continua contrazione.
Una fotografia che ha tratti più positivi del passato e lascia intravedere interessanti prospettive il canale specializzato dei Photo Specialist. Interessante quella scattata da GFK: in un mercato sempre più intermediato, con acquirenti che hanno a disposizione sempre più metodi per informarsi e confrontarsi, la qualità resta un punto fermo, anzi rappresenta una tendenza in crescita. Le persone acquistano meno prodotti, ma curano maggiormente la qualità degli stessi. Un'altra tendenza vincente è quella della personalizzazione, che non coinvolge solo il prodotto, ma anche il processo d'acquisto. Tra i tratti che delineano il consumatore oggi c'è poi quello della semplicità d'uso, sono lontani i tempi in cui la prima cosa che un utente faceva era quella di prendere in mano il libretto di istruzioni per leggerlo e studiarlo prima dell'uso. Oggi il consumatore si aspetta che sia il prodotto che 'impari' e non viceversa.
Si tratta di tendenze che in parte il fotonegoziante può intercettare meglio dell'online, permettendogli di spostare l'asse della concorrenza sull'esperienza d'acquisto, più che sul prezzo, dove l'online è difficilmente battibile. Nel mercato fotografico l'ingresso di tutti i player più rilevanti nel segmento delle mirrorless full frame ha portato questa fascia di mercato a essere la più rilevante in termini di valore. Interessante la rilevazione GfK, che registra come questo fenomeno abbia portato per i negozi specializzati in fotografia a un aumento dello scontrino medio, a differenza dell'online, che nel segmento dei prodotti dedicati alla fotografia anno su anno ha visto l'erosione di qualche euro sul prezzo medio.
In particolare per i fotonegozianti è positivo il fatto che lo spostarsi dei consumatori su prodotti a maggiore prezzo di listino li abbia portati più spesso a fare questo acquisto 'importante' (dal punto di vista economico, ma anche da quello del siginificato) in un punto vendita fisico, potendo contare sul supporto di personale di vendita esperto, in grado di 'personalizzare' l'acquisto, consigliando non solo la fotocamera migliore, ma anche ottiche e accessori adatti a rendere l'esperienza d'uso in linea con le aspettative del fotografo. L'online vince invece a mani basse per quello che riguarda le promozioni, con giorni come il Prime Day e il Black Friday che cubano volumi di vendita crescenti. L'online vince anche per assortimento, vedendo la presenza a catalogo anche di prodotti che i negozi hanno deciso di sacrificare, per fare spazio - letteralmente parlando di magazzino e spazio espositivo - alle nuove mirrorless full frame e relative ottiche: online si vendono ancora videocamere, praticamente sparite dagli scaffali dei negozi
Non è certo però tutto oro quel che luccica. Serve uno sforzo non indifferente per riuscire a trasformare sempre di più l'esperienza di acquisto in negozio in qualcosa che sappia soddisfare i clienti e che sappia intercettarli sfruttando a pieno la multicanalità, parola oggi giorno fondamentale e imprescindibile anche per i negozi specializzati in fotografia. Lo ha sottolineato Andrea Boaretto, fondatore di Personalive, mettendo in evidenza come sia necessario saper intercettare i clienti anche con iniziative collaterali al mero processo di vendita, come corsi, workshop, eventi, attività culturalli e social: naturalmente sono tutte modalità che richiedono risorse, da aggiungere - in termini economici - a quelle a disposizione o a cui destinare risorse umane che al momento già fanno altro in azienda. Alcuni casi reali recenti dimostrano però come questo tipo di approccio possa avere un ritorno non indifferente e in uno scenario in cui tutta l'industria si sta spostando in tale direzioni non rappresenti più solo una strategia di differenziazione, ma di vera e propria sopravvivenza. In termini sintetici, chi non innova sotto questo profilo potrebbe non reggere la concorrenza.
Il convegno è stato anche l'occasione per fare il punto su alcune criticità del mercato e dell'online, con il contributo dell'avvocato Maurizio Iorio, presidente ANDEC (Associazione Nazionale Distributore Elettronica Civile) che ha evidenziato alcuni punti della normativa europea, anche sulle importazioni parallele, e di Davide Rossi, presidente Optime (Osservatorio Permanente per la Tutela in Italia del Mercato dell'Elettronica), federazione che ha come missione principale quella di perseguire e tutelare la reale concorrenza tra le imprese operanti, che ha posto l'accento sulle pratiche illegali come ricettazione ed evasione fiscale che a volte si celano dietro alcune offerte particolarmente - e stranamente - allettanti.
L'iniziativa di oggi è stata certamente un'occasione importante per fare il punto della situazione e mettere attorno a un tavolo tutti gli attori del mercato fotografico, parlando con il presidente di AIF (Associazione Italiana Foto&Digital Imaging), Giovanni Augusti, potrebbe anche diventare una consuetudine a livello semestrale.
Qual è la vostra esperienza? Immagino molti di voi siano acquirenti abituali dei negozi online per buona parte dei vostri acquisti tecnologici; per quanto riguarda il settore fotografico quale canale preferite? Vi servite ancora dei consigli di un fotonegoziante o preferite le recensioni online, come i giudizi degli utenti sulle piattaforme e-commerce come Amazon?