Leica M11-D: via lo schermo e tutte le distrazioni (ma la tecnologia è moderna!)

Leica M11-D: via lo schermo e tutte le distrazioni (ma la tecnologia è moderna!)

di Roberto Colombo, pubblicata il

“Una delle distrazioni più frequenti è la revisione delle foto: capita a volte di perdere il momento giusto perché si era impegnati a rivedere gli scatti precedente per valutarne la bontà o meno. Leica M11-D elimina del tutto tale distrazione perché fa a meno del display posteriore. Offre però il sistema di autenticazione dei contenuti CAI e C2PA”

'Das Wesentliche' - l'essenziale -: questo è uno dei mantra di Leica ed è un concetto che vediamo spesso applicato ai prodotti della casa tedesca, minimalisti nell'estetica e nell'interfaccia. La nuova Leica M11-D porta questo concetto all'estremo ed è pensata per i fotografi che non vogliono distrazioni durante la fase di scatto.

Leica M11-D: l'essenziale

Leica M11-D: l'essenziale

Una delle distrazioni più frequenti è la revisione delle foto: capita a volte di perdere il momento giusto perché si era impegnati a rivedere gli scatti precedente per valutarne la bontà o meno. Leica M11-D elimina del tutto tale distrazione perché fa a meno del display posteriore. Essendo una fotocamera a telemetro, naturalmente, non ha nemmeno un mirino elettronico, ma tutto è semplicemente 'ottico'. Al posto del display posteriore troviamo una ghiera per la regolazione della sensibilità di scatto, che ricorda molto quella presente su molte fotocamere ai tempi della pellicola.

Leica M11-D: l'essenziale

Si tratta di una scelta estrema, ma che sicuramente saprà attirare le attenzioni di chi scattava ai tempi dell'analogico e poteva valutare le proprie foto solo dopo il passaggio in camera oscura. Leica M11-D unisce questa modalità di scatto vintage a un cuore moderno, che riprende tutto il buono visto su Leica M11-P.

Leica M11-P è una versione rinnovata e rivista di Leica M che riprende tutte le caratteristiche di Leica M11, ma con alcune innovazioni tecnologiche di rilievo. Nel nome della fotocamera 'P' sta per Photojournalism e tra le differenze con il modello standard troviamo l'utilizzo di un più resistente vetro zaffiro per la protezione del display posteriore, la mancanza del bollino rosso (per rendere la fotocamera più discreta assieme alla finitura nera opaca del corpo macchina) e l'integrazione di una memoria di ben 256 GB che affianca lo slot per schede SD UHS-II.

Leica M11-D: l'essenziale

Il cuore della fotocamera è sempre il sensore CMOS BSI (retroilluminato) da 60 megapixel che, con una soluzione pixel-binning che Leica chiama Triple Resolution Technology, può lavorare anche a 36 megapixel e 18 megapixel in RAW, coniugando così il dettaglio della massima risoluzione con una base ISO 64 e una gamma dinamica di 15 stop quando si lavora a 36 o 18 Mpixel.

Anche la nuova Leica M11-D condivide con la sorella P l'integrazione nativa dell'autenticazione dei contenuti secondo la Content Authenticity Initiative (CAI) e lo standard C2PA. Le Content Credential rientrano nell’ambito della CAI - Content Authenticity Initiative, annunciata da Adobe nel 2019 per contribuire a combattere la disinformazione e garantire la corretta attribuzione dei contenuti ai creator e che conta oggi centinaia di partner.

Certo, qualcuno potrebbe obiettare che fare a meno del tutto dello schermo posteriore possa non essere una mossa molto geniale: non ci si può accorgere in tempo, ad esempio, di eventuali errori di esposizione e nei parametri di scatto. Chi ama questo approccio vi risponderà che la mancanza del display favorisce la concentrazione e la focalizzazione nel momento dello scatto, ma di sicuro Leica M11-D non è una fotocamera per tutti. A renderla esclusiva è anche il prezzo 9.500 euro, 400 in più della M11-P, nonostante ci sia un elemento in meno (il display).

Leica M11-D: l'essenziale

In ogni caso una scappatoia c'è (e funziona per altro molto bene): la fotocamera può essere connessa all'app Fotos ed è possibile impostare il download automatico delle foto, per cui in caso di dubbi basta tirare fuori lo smartphone dalla tasca e dare un occhio ai propri scatti: quello non hanno ancora trovato il modo di farlo senza schermo.


Commenti (2)

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Commento # 1 di: Marko#88 pubblicato il 13 Settembre 2024, 10:16
A questo punto potrebbero anche mettere un limite software al numero di scatti. 36 possono bastare, magari facendola pagare 500 euro in più.
Commento # 2 di: demon77 pubblicato il 13 Settembre 2024, 12:03
Dai, bella cagata.
E non vuoi metterla fuori ad un prezzo folle una chicca così?