Negli ultimi anni Leica ha saputo coniugare tradizione e innovazione e questo processo è incarnato al meglio dall'ultima nata della casa tedesca, Leica Q3. Erede di una serie di fotocamere molto fortunate, la nuova Leica Q3 un nuovissimo sensore, che da un lato è parente stretto di quello utilizzato da Leica M11, ma che dall'altro introduce importanti novità.
Leica Q3: 60 Mp, 8K e rilevazione di fase. Non le manca più nulla
La prima è certamente l'utilizzo della messa a fuoco a rilevazione di fase sulla superficie del sensore CMOS retroilluminato, che fa fare alla fotocamera un netto salto in avanti rispetto ai modelli precedenti. Come vi abbiamo raccontato nel primo contatto e poi nella recensione, il vantaggio in termini di aggancio dei soggetti e inseguimento è palpabile e rende la nuova Leica Q3 un giocattolo molto bello da utilizzare per la street photography anche a tutta apertura.
Come nel caso della M11, anche in questa implementazione il sensore può lavorare a tre risoluzioni diverse (Triple Resolution Technology), vale a dire 60, 36 Mpixel e 18 Mpixel, mantenendo in tutti i casi il pieno formato (quindi senza fattore di ingrandimento). Alle tre risoluzioni la fotocamera mette a disposizione anche il formato RAW con l'interessante possibilità di scattare mischiando le dimensioni delle foto: in pratica è possibile salvare il RAW in formato grande e avere i JPEG a minore risoluzione, ma anche il contrario.
Squadra che vince e non si cambia e quindi di fronte al sensore troviamo sempre l'ottimo Summilux 1:1.7/28 ASPH, con apertura di diaframma compresa tra f/1.7 e f/16, costituito da 11 elementi in 9 gruppi, di cui 3 asferici. Tra le particolarità dell'ottica quella di poter essere ruotata in posizione Macro e guadagnare una messa a fuoco ravvicinata fino a 17 centimetri. Leica ha migliorato il mirino, adottando un pannello OLED da ben 5,76 milioni di punti, ma anche il display posteriore che, oltre a guadagnare risoluzione, è stato anche reso inclinabile, correggendo uno dei pochi difetti dei primi modelli.
Abbiamo già parlato di tutti i dati tecnici e della qualità d'immagine nella recensione completa, ma in questo articolo vogliamo sottolineare il carattere particolarmente moderno di questa fotocamera, che nell'utilizzo quotidiano sa essere davvero al passo coi tempi.
Parliamo di una 'compatta' che però fa leva sul sensore full frame da più di 60 megapixel per offrire capacità video insospettabili: un sensore ad elevata risoluzione, ma anche caratterizzato da readout veloce, che mette a disposizione la registrazione C8K (8192x4320) e 8K (7680x4320) a 30p, ma che permette di salire a 60p nei formati C4K (4098x2160) e 4K UHD (3840x2160).
Se qualche anno fa avessimo dovuto scommettere su chia avrebbe messo a disposizione una 'cinepresa 8K da taschino', pochi di noi avrebbero puntato su Leica. Invece in questi ultimi anni il produttore tedesco ci ha abituato a chicche di modernità non indifferenti.
Dalla tradizione tedesca... l'app che funziona meglio di tutte
Discorso simile per quanto riguarda l'app: a differenza di quanto si potrebbe pensare (magari comparando Leica con altri marchi fotografici ben più attivi in molti settori dell'elettronica di consumo), Leica Fotos è attualmente la companion app che funziona meglio e senza problemi.
In molti casi quando si associa più di una fotocamera le app di controllo remoto e consultazione del catalogo via smartphone danno problemi di associazione e spesso è necessario forzare il collegamento manualmente dalle impostazioni. Con Leica Fotos nella nostra esperienza è sempre filato tutto liscio.
Funzione molto comoda per chi fa street photography 'on the go' è la possibilità di scattare, spegnere la fotocamera, rimetterla nello zaino e poi 'svegliarla' dallo smartphone, senza doverla nuovamente estrarre dalla borsa, per rivedere le foto mentre si è in metropolitana o in qualunque altro spazio pubblico (dove magari si vorrebbe evitare di 'mostrare la mercanzia'). La funzione non è una novità, la novità è rappresentata dal fatto che funziona sempre molto bene, anche in contesti affollati (dove a volte le connessioni di questo tipo fanno cilecca per la presenza di interferenze): ci è capitato con altre fotocamere di provare a usare la funzione, ma poi essere costretti per qualche motivo a estrarre il prodotto dallo zaino per stabilire il collegamento manualmente. Il segreto della stabilità della connessione sta nell'utilizzo della tecnologia ad antenne multiple MIMO (Multiple Input Multiple Output) che permette di migliorare le prestazioni del canale di comunicazione, sia in termini di stabilità, sia di banda a disposizione.
Leica Classic a destra e Leica Contemporary a sinistra
Decisamente particolare è anche il fatto di poter aggiornare i profili di scatto direttamente dall'app, scaricando alcuni 'Leica Look'. Al momento sono cinque quelli a disposizione, due a colori e tre dedicati alla fotografia in bianco e nero.
- Leica Contemporary presenta ombre leggermente più aperte dei profili standard, colori tenui e una sfumatura sui toni del rosso, ricalcando alcuni degli stili più in voga nella fotografia moderna.
- Leica Classic vuole dare un'atmosfera cinematografica analogica alle fotografie scattate e si presenta come un ottimo candidato per la street photography. Ha i toni alti leggermente in evidenza e un alto contrasto, con sfumature sui toni del verde, per richiamare le vecchie pellicole cinema.
- Leica Blue mette a disposizione un bianco e nero dai toni freddi, simile alla cianotipia.
- Leica Selenium crea una tenue sfumatura brunastra e offre un contrasto morbido, che ricordano le classiche stampe in bianco e nero virate al selenio.
- Leica Sepia offre il classico viraggio seppia, con toni caldi e sfumature marroni a ricordare le vecchie foto.
Rispetto ai classici stili (Standard, Vivace, Naturale, Monocromatico, Monocromatico alto contrasto) i Leica Look sono maggiormente incisivi e caratterizzanti sulle immagini e si indirizzano soprattutto a chi vuole JPEG con un chiaro carattere, pronti all'uso, senza dover passare dallo sviluppo dei RAW.
Altro punto di forza per chi non vuole passare dallo sviluppo in camera chiara è la correzione della prospettiva direttamente in camera. Come vi ha raccontato il nostro Alberto nella recensione della fotocamera, ha margini d'intervento più limitati rispetto a quella ottenibile in Photoshop, ma per i classici scatti da turista è davvero utile per eliminare le linee cadenti e avere (anche in questo caso) foto pronte all'uso, magari per chi vuole una condivisione istantanea sui social.
A questo proposito, l'app mette a disposizione molte opzioni per quanto riguarda il download su smartphone della immagini presenti sulla scheda nella fotocamera. Come già accennato, grazie alla connessione stabile e veloce è possibile sfogliare la galleria delle immagini dallo smartphone in modo fluido e rapido e poi selezionare quali scatti scaricare con i seguenti formati disponibili: anteprima, JPG, DNG e DNG+JPG. Essendo i file RAW DNG, essi possono essere sviluppati con un'ampia gamma di app direttamente su smartphone.
Nonostante quello che si potrebbe pensare, quindi, Leica Q3 è attualmente una delle fotocamere con più funzioni 'smart' sul mercato consumer e può risultare anche molto utile, per le caratteristiche tecniche, come secondo corpo compatto per i fotografi professionisti.