Leica ha stupito tutti presentando a Photokina due nuovi modelli M che si rifanno alla fotografia analogica. La prima, Leica M Edition 60, è una versione celebrativa (verrà prodotta in 600 esemplari) creata in occasione dei 60 anni dalla nascita del sistema M3, che ha debuttato con la M3 proprio nel 54.
La sua caratteristica distintiva è che, pur essendo di fatto una M-P, quindi una fotocamera digitale, non integrerà alcun display. Una follia? Forse, ma in Leica la sensazione che il display distragga troppo il fotografo è tutt’altro che nuova – risale in effetti all’introduzione del digitale – e ora il produttore tedesco ha voluto togliersi la soddisfazione di creare, anche se in tiratura limitata, la digitale che probabilmente avrebbe sempre voluto produrre.
Al posto del display, solo una ghiera di regolazione della sensibilità. In questo modo, il fotografo si può e si deve concentrare solo su ciò che è davvero essenziale: tempo di posa, diaframma, ISO e messa a fuoco. L’immagine viene salvata rigorosamente in formato DNG.
Si tratta evidentemente di un modo di lavorare sfidante, che richiede la stessa cura richiesta dalla fotografia analogica. Di fatto, scattare con la M Edition 60 sarò come scattare con la pellicola. La peculiarità del modello è sottolineata, come si vede dalle immagini in galleria, da un corpo in acciaio inox che si discosta anch’esso visibilmente dalla “classica” M.
Per appassionati e collezionisti, la M Edition 60 sarà disponibile a partire da Ottobre, a prezzo ancora da definire.
Vi basta come ritorno al passato? In caso contrario, niente paura, ecco il passo successivo: la Leica M-A. A come “analogica” perché, in questo caso, la fotocamera utilizza davvero una pellicola. Come la M3 originale, la M-A è una fotocamera a telemetro puramente meccanica. Erede della MP, altra anlogica tutt’ora in produzione, sarà anch’essa disponibile a partire da Ottobre, a prezzo ancora da definire.