I ricercatori della UCSD Jacobs School of Engineering sono al lavoro per ridurre le dimensione delle ottiche delle macchine fotografiche. Attualmente le ottiche sono formate da un barilotto all'interno del quale le lenti sono in grado di muoversi, modificando la distanza reciproca, per ottenere il cambiamento della messa a fuoco e, negli obiettivi zoom, dell'angolo di campo inquadrato.
Soprattutto nel caso di teleobiettivi il barilotto può raggiungere dimensioni e pesi considerevoli. I ricercatori dell'Università di San Diego hanno creato invece quella che hanno definito 'Origami Optics' o 'Folded Optics', per avere in dimensioni compatte elevate estensioni focale e alte capacità di ingrandimento.
La diminuzione delle dimensione dell'ottica è stata ottenuta mettendo una lente dentro l'altra, in maniera concentrica e sfruttando la riflessione interna per far fare alla luce tutto il cammino che farebbe in un lungo barilotto, dalla lente frontale, fino a quella posteriore e poi sul sensore.
Nel video che presenta i risultati della ricerca si vedono diverse lenti, che con un numero crescente di riflessioni ottengono focali crescenti. Attualmente le prime lenti prodotte per gli esperimenti di laboratorio sono costruite in fluorite, ma i ricercatori pensano che in futuro anche materiale come il vetro o la plastica potranno essere impiegati nel processo di produzione.
In pratica la luce entra dall'anello più esterno e attraverso diverse riflessioni esce dalla lente centrale verso il lato posteriore, dove può essere alloggiato un sensore digitale.
C'è molto fermento attorno alle evoluzioni tecnologichene l campo delle lenti, come conferma anche la tecnologia a lenti liquide di cui vi abbiamo ripetutamente riportato nelle nostre pagine. Staremo a vedere se questi prototipi colpiranno l'attenzione di qualche grosso produttore e se partiranno investimenti per lo sviluppo commerciale dell'idea.