Di lavoro fatto in questo campo Zeiss ne ha mostrato parecchio l'hanno passato, all'inizio del 2010 arrivano le novità di un percorso che non si è fermato: il rinnovo dei vetri con baionetta F e CPU integrata per interfacciarsi alle fotocamere digitali di Nikon continua. Già perché se Zeiss significava in passato qualità ottica ai massimi livelli, nel mondo del digitale pochi avventurieri scelgono di mettere da parte gli automatismi di scatto come la priorità dei tempi o il sistema Program per guadagnare il contrasto e la nitidezza di una lente Zeiss.
È iniziata allora una integrazione tra la solida ed affermata qualità ottica dei vari Distagon e Planar, con elementi elettronici più moderni come una CPU di gestione dell'apertura che consenta non solo di lavorare in manuale ma anche in semiautomatismo e automatismo, che possa trasmettere alla fotocamera i dati necessari a far lavorare al meglio gli algoritmi di esposizione che devono parte delle loro performance anche ai dati exif.
Nasce così la serie ZF.2 che al momento raccoglie otto vetri Zeiss tra i quali: 18 mm F/3.5, 21 mm F/2.8, 35 mm F/2, 50 mm F/2 e 85 mm F/1.4 già disponibili dallo scorso novembre, ai quali si aggiungeranno questa primavera l'obiettivo Distagon T* 28 mm F/2.8 e il Macro Planar T* 100 mm F/2. È la stessa Zeiss che lascia trapelare anche la notizia della riprogettazione completa del Distagon T* 25 mm F/2.8, ma di questo se ne riparlerà più avanti.
Se pensate che queste siano lenti inarrivabili potreste ricredervi considerando il fatto che a meno dell'IVA i prezzi si aggirano tra i 545 ed i 1386 euro a seconda dell'obiettivo. Prezzi che a ben guardare rimangono in linea con le serie professionali delle singole case.