Con l'aumento dei megapixel, la crescente abitudine dei fotografi anche amatoriali di utilizzare i file RAW e l'arrivo delle capacità video sulle macchine fotografiche negli ultimi anni i supporti di memoria hanno assunto un'importanza sempre maggiore, creando un panorama nel quale a volte è difficile orientarsi.
A parte i dati dichiarati sulle confezioni, i più grossi produttori cercano di differenziarsi comunicando il valore aggiunto dei propri prodotti chiamando in gioco concetti come affidabilità, durata nel tempo, costanza delle prestazioni. Su questo tema spingono in particolare quei produttori che hanno il controllo di buona parte dei processi produttivi che vanno a costituire una scheda di memoria.
Lexar è uno degli esempi che abbiamo incontrato al Photoshow: il marchio non ha voluto tanto parlare di prestazioni, ma soprattutto comunicare cosa c'è alle spalle e dentro ogni scheda di memoria. Lexar è un marchio di Micron, produttore molto noto in ambito computing per la produzione di chip di memoria NOR, NAND e DRAM, presente sul mercato delle soluzioni SSD consumer con il marchio Crucial.
Micron ha voluto porre l'accento sul valore che crede di poter garantire sull'intera catena dall'acquisizione all'editing su PC: il fotografo può affidare le sue immagini ai chip di memoria Micron all'interno delle schede Lexar, utilizzare lettori ad alte prestazioni per scaricare le foto su PC (un passaggio spesso trascurato, ma che a volte può risultare l'anello debole della catena), utilizzare gli strumenti di backup e infine utilizzare la tecnologia SSD Crucial sul proprio PC per garantirsi prestazioni e sicurezza.
In particolare Micron vuole rivolgere questo ragionamento ai professionisti, categoria per cui l'ottimizzazione dei tempi e dei flussi di lavoro è cruciale e che spesso si trovano a lavorare sul campo con il proprio PC, dove la scelta di un SSD può risultare utile non solo per le prestazioni, ma anche per la maggiore resistenza di questo tipo di soluzioni rispetto ai tradizionali hard disk a piatti rotanti.
Fino a qui il pensiero di Micron: non mancheremo di mettere alla prova i diversi passaggi della catena per avere dati oggettivi sui diversi elementi che la compongono. Al momento stiamo testando l'SSD Crucial M4, mentre prossimamente metteremo alla prova le schede di memoria SDHC e SDXC, mettendole a confronto con quelle di alcuni concorrenti. Inoltre dato che, anche dopo l'acquisizione di Numonyx, Micron ha una forte presenza di produzione e ricerca e sviluppo in Italia, abbiamo in programma di andare a dare un occhio dietro le quinte per capire cosa bolle in pentola e avere un'idea più chiara dei nuovi processi produttivi.