'A volte ritornano', 'L'alba dei morti viventi', scegliete il titolo che più vi aggrada, il succo del discorso è che il progetto Lily Camera / Lily Drone resuscita dopo aver tirato le cuoia all'inizio dell'anno. Riassumendo la vicenda: nonostante la raccolta di ben 34 milioni di dollari da fondi di investimento dopo il successo del primo giro di crowdfunding, Lily non era riuscita a concretizzare il suo progetto di drone a guida autonoma e inseguimento del soggetto. Dopo diversi ritardi nello sviluppo del prodotto finale la compagnia aveva deciso a inizio 2017 di chiudere i battenti: ricordiamo che la prima data stimata di arrivo sul mercato era febbraio 2016, ma poi era stata ritardata all'estate e successivamente ai primi mesi di quest'anno.
Mota Group ha però acquistato tutti gli asset della società e ha deciso di dare nuova vita al prodotto, nonostante la presenza di prodootti come DJI Mavic Pro e Spark abbia cambiato radicalmente il mercato rispetto ai tempi dell'annuncio del progetto su Kickstarter.
Nasce così la nuova versione del drone, ora dimagrito al peso di 385 grammi (contro il chilo e passa del primo modello) che offrirà anche la registrazione di filmati 4K, fotocamera da 13 megapixel, bracci ed eliche ripiegabili e scheda MicroSD da 16GB inclusa in confezione. L'autonomia diminuisce di 2 minuti, assestandosi a 18 minuti, e il corpo non è più waterproof.
Il drone è già in commercio in due versioni: Standard Package a $500 USD e Fully Loaded Package proposta a $800 USD.