Manfrotto Digital Director è stato premiato allo scorso NAB di Las Vegas come il prodotto più innovativo: abbiamo avuto modo di incontrarlo dal vivo per farci un'idea più precisa sulle sue potenzialità e sui motivi che hanno portato Videomaker.com ad assegnare il premio a questo apparecchio. A prima vista potrebbe sembrare un semplice supporto per collegare una fotocamera e un iPad, utilizzando l'apposita app sul tablet per controllare le fasi di scatto, come sarebbe possibile fare con un semplice supporto passivo e una delle app disponibili su App Store. In realtà Manfrotto Digital Director è un supporto studiato per assistere i fotografi in tutto il loro workflow, dallo scatto alla condivisione, il tutto basandosi non su un semplice collegamento via cavo, ma integrando processore ARM Cortex-A8 e memoria di buffer per funzionalità avanzate.
Si tratta innanzitutto di un prodotto che ha ricevuto la certificazione Made for iPad da parte della stessa Apple: ciò dovrebbe garantire non solo un funzionamento senza intoppi al primo collegamento, ma rendere il prodotto 'stabile' e a prova delle future release di prodotto o di versioni del sistema operativo della Mela. Il supporto integra un connettore Lightning che si connette in modo solidale al tablet, senza il problemi di possibili danni da 'sforzo' tipici dei semplici cavi. Al supporto è poi possibile, tramite classica porta USB, collegare Digital Director a una fotocamera (Canon e Nikon al momento). I tecnici hanno testato il funzionamento con cavi fino a 10 metri. Lo chassis integra un vano per quattro batterie stilo AA, che dovrebbero garantire una decina di ore di autonomia, ma Digital Director può essere alimentato anche dalla rete elettrica, in questo caso ricaricando nel contempo anche la batteria interna dell'iPad.
Manfrotto ha lavorato molto sui protocolli di comunicazione adottati dalle diverse fotocamere e da iPad e pone il suo Digital Director come tramite in grado di tradurre il linguaggio dell'una in quello dell'altro e viceversa, permettendo un controllo via touchscreen della fotocamera e con una previsualizzazione Live View delle immagini su un display ben più ampio di quello della fotocamera stessa. Sono molti i parametri che è possibile controllare tramite il display dell'iPad, con la possibilità di avere istrogramma (monocromatico o RGB) e livelli audio in tempo reale. Esposizione, ISO, velocità dell'otturatore, apertura, messa a fuoco manuale, WB, qualità immagine, messa a fuoco/ modalità di comando, stato della batteria, sono tutte opzioni modificabili senza dover entrare in nessun menu. La messa a fuoco (il cui controllo può essere coadiuvato anche con l'attivazione del focus peaking) può avvenire semplicemente toccando il punto prescelto sul display, anche al massimo ingrandimento dell'immagine, per un controllo molto elevato, ad esempio negli scatti macro.
Tutti gli scatti restano sempre memorizzati sulla scheda di memoria, ma è possibile (in modo automatico o meno) importare quelli di interesse sull'iPad per una post produzione veloce, per la catalogazione e per la condivisione. Attraverso l'App è possibile ruotare e ritagliare l'immagine, modificare l'esposizione, il contrasto e la luminosità, controllare l'istogramma e le informazioni Exif, assegnare un rating alle immagini, salvare e organizzare i file in album. La preview è possibile anche scattando i RAW: in questo caso il processore si incarica di effettuare una conversione, visualizzando (e in caso memorizzando) sul tablet un JPEG sviluppato. Il costo dell'apparecchio, disponibile al momento per iPad Air e iPad Air 2, è di 499 euro: non è certo un prezzo alla portata di tutti, ma per chi scatta molto in situazioni particolari con la reflex utilizzando il Live View è un oggetto che può semplificare molto il workflow, oltre a permettere una visualizzazione in anteprima della messa a fuoco molto precisa. Rispetto alle soluzioni con app gratuite o a costo contenuto con connessione via cavo o Wi-Fi la soluzione Manfrotto si fa apprezzare per la risposta real-time ai comandi e per la visualizzazione del Live View con ritardo molto contenuto.
Digital Director è comunque solo il primo mattone di un ecosistema che Manfrotto sta costruendo: il prossimo passo saranno le luci comandabili via Bluetooth dall'interno dell'app, così come la motorizzazione dello slider recentemente presentato, che riceverà anch'essa il controllo via software, per rendere i timelapse ancora più facili da realizzare.