La CIPA, Camera & Imaging Products Association, che riunisce i produttori di fotocamere e prodotti fotografici giapponesi, ha rilasciato il consueto report sulle vendite, confermando il momento nero del mercato fotografico.
Negli ultimi anni aprile è stato il mese migliore del primo semestre. Molti dei prodotti annunciati al CES e al CP+ arrivano infatti sul mercato in questo periodo, facendo lievitare i volumi di vendita.
Ebbene, in questo 2020, aprile è stato il mese peggiore dell'anno, con un calo anno su anno pari a circa il 64%, con poco più di mezzo milione di pezzi spediti (550.000 unità), a fronte del quasi milione e mezzo dell'anno scorso e della cifra che nel 2018 veleggiava verso i due milioni.
Nella divisione tra mirrorless e reflex, sono le prime a soffrire di più nel confronto anno su anno, con - rispettivamente - un -67% e -61%, sebbene rispetto al mese di marzo si vedono alcuni piccoli segnali di risalita. Sembravano aver tenute le fotocamera con ottica integrata a marzo, ma nel mese di aprile invece hanno fatto segnare un tonfo.
I dati sono certamente allarmanti per il settore e sono figli di un momento di doppia difficoltà a causa della pandemia Covid-19. Da un lato la produzione di fotocamere ha visto un brusco calo nei primi mesi dell'anno per le conseguenze dei lockdown con un -56% ad aprile, dall'altro le chiusure dei negozi e la congiuntura economica difficile non spingono i consumatori agli acquisti.
Il sentimento generale dei produttori di fotocamere potrebbe non essere finita qui e che prima di vedere una risalita potrebbero anche emergere nel breve periodo dati ancora peggiori