NASA, Nikon D2Xs, coperte termiche e temperature spaziali

NASA, Nikon D2Xs, coperte termiche e temperature spaziali

di Roberto Colombo, pubblicata il

“La reflex Nikon D2Xs è il modello più utilizzato dalla NASA per fotografare durante le missioni spaziali: ecco i segreti per far funzionare fotocamere e flash nel vuoto e con le temperature estreme che caratterizzano lo spazio”


Commenti (37)

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Commento # 11 di: the_joe pubblicato il 29 Luglio 2011, 16:32
Originariamente inviato da: Paganetor
a parte che secondo me Nikon gliele regala, le reflex, in cambio di un logo da qualche parte nello shuttle o di un po' di pubblicità

comunque la zavorra al rientro non è un problema, il problema ce l'hanno alla partenza


Beh, anche per la frenata la massa conta.....

Originariamente inviato da: moklev
La Hasselblad che usarono nello sbarco lunare del 1969 non aveva nessuna copertina termica, nessun lubrificante speciale e "nessun firmware" apposito. E scattava benissimo.

A dimostrazione che dentro gli studi cinematografici della CIA la tropicalizzazione estrema non serve...


Certo, difatti mi pare che lasciarono là pure quelle....
Commento # 12 di: iorfader pubblicato il 29 Luglio 2011, 16:46
Originariamente inviato da: moklev
La Hasselblad che usarono nello sbarco lunare del 1969 non aveva nessuna copertina termica, nessun lubrificante speciale e "nessun firmware" apposito. E scattava benissimo.

A dimostrazione che dentro gli studi cinematografici della CIA la tropicalizzazione estrema non serve...


Link ad immagine (click per visualizzarla)
Commento # 13 di: Paganetor pubblicato il 29 Luglio 2011, 16:54
le Hasselblad funiona(va)no a pellicola, il "vile metallo" (e la plastica) non risentono degli effetti della radiazione cosmica
Commento # 14 di: Eraser|85 pubblicato il 29 Luglio 2011, 17:12
@Paganetor
mi hai battuto sul tempo
Per chi ha mai avuto la fortuna di tenere fra le mani una Hasselblad a rullino capisce subito perché non succedeva niente... erano metallo, plastica e vetro. Niente elettronica. Solo molle e perni...
Commento # 15 di: moklev pubblicato il 29 Luglio 2011, 17:44
Certo certo... la cassa in metallone della Hassy poteva tranquillamente schermare la pellicola dal vento solare. Dentro uno scafandro di piombo con pareti da 80 cm di spessore... forse...

Infatti se ne guardano bene dal mettere le chiappe fuori dalla magnetosfera... millantatori a stelle e strisce (anche un po' scarsi in fisica nel raccontare balle).

Commento # 16 di: Bhibu pubblicato il 30 Luglio 2011, 01:36
Originariamente inviato da: moklev
La Hasselblad che usarono nello sbarco lunare del 1969 non aveva nessuna copertina termica, nessun lubrificante speciale e "nessun firmware" apposito. E scattava benissimo.

A dimostrazione che dentro gli studi cinematografici della CIA la tropicalizzazione estrema non serve...



Sulla luna hanno usato anche le Nikon F3 e non avevano copertine, ma erano macchine analogiche quindi non c'era alcuna elettronica che potesse subire danni da radiazioni. Non so come facevano a sopportare sia le Nikon che le Hassy le bassissime temperature dell'ombra lunare e le caldissime delle zone in luce, il caldo e il freddo di certo non spaventano una meccanica come F3 che ha dimostrato sulla terra di sopportare temperature veramente estreme, perchè la pellicola a -120° non sta molto bene e il semplice avanzamento potrebbe mandarla in frantumi, è molto molto delicata quando è sotto i -20°C. Però suppongo che il segreto fosse tutto nel fatto che nel vuoto si disperde poco calore e rimanevano calde per abbastanza tempo, tanto le missioni duravano poche ore.

Le Nikon F3 nasa e le Hassy ora sono sulla luna, hanno riportato a terra solo i rullini per problemi di peso. In alcune missioni shuttle molte nikon sono state abbandonate, ma nella stazione orbitante hanno sia D2xs che D3s e una 40ina di lenti nikon varie e le usano sempre, che io sappia non vengono sostituite, avevo letto la notizia di quando avevano portato le nuove D3s da aggiungere al corredo della stazione internazionale, la copertina la usano solo ovviamente in esterna per evitare più che altro il surriscaldamento perchè il calore arriva dall'irraggiamento solare ma il freddo non è che assenza di calore e quindi non arriva da nessuna parte, chiaramente stando nel vuoto una macchina senza copertina disperde per irraggiamente il suo calore ma molto lentamente quindi non ci sono particolari problemi di freddo, è il caldo il vero problema, poi ci sono una serie infinita di radiazioni, i raggi x non fanno danni (e lo spazio ne è pieno) ma ci sono altre decine di tipi di radiazioni e sicuramente non fanno bene alle reflex di qualsiasi marca siano, e tantomeno fanno bene alle persone!

Cmq posso immaginare perchè hanno scelto Nikon, e i motivi che mi vengono in mente sono 2, il primo è che Nikon da SEMPRE si distingue per l'affidabilità dei suoi prodotti (ed è proprio così che è riuscita a sbarcare oltre i confini giapponesi e a far cambiare l'opinione publica mondiale sulle marche giapponesi... leggetevi un po' di storia) e il secondo motivo è altrettanto semplice, Nikon avrà certamente stipulato degli accordi commerciali con Nasa per questioni di immagine, sicuramente le macchine gle le regalavano e probabilmente gle le regalano tutt'ora, è publicità.

Però bisogna ammettere che funzionano bene ste Nikon nello spazio!

Cmq in nasa non sono molto intelligenti, perchè se lo fossero non avrebbero lasciato le F3 e le hassy sulla luna, le avrebbero portate sulla terra, tenute in cassaforte per una 30ina di anni e poi vendute a prezzi spropositati, un pezzo di storia come la macchina usata nella prima missione lunare o la lente Angenieux della telecamera usata per il filmato varrebbero tanto quanto il sacro gral!
Commento # 17 di: mzanut72 pubblicato il 30 Luglio 2011, 12:47
Originariamente inviato da: Bhibu
...

Cmq in nasa non sono molto intelligenti, perchè se lo fossero non avrebbero lasciato le F3 e le hassy sulla luna, le avrebbero portate sulla terra, tenute in cassaforte per una 30ina di anni e poi vendute a prezzi spropositati, un pezzo di storia come la macchina usata nella prima missione lunare o la lente Angenieux della telecamera usata per il filmato varrebbero tanto quanto il sacro gral!


...e perche' cosa dire invece del leggendario Zeiss Planar 50mm f/0.7 ?!?
Ottica costruita dalla Zeiss per la NASA in soli 10 esemplari; 3 di questi addirittura utilizzati da Kubrick per girare alcune scene di Barry Lyndon a lume di candela... UNICA volta nella storia del cinema in cui, grazie a quest'ottica leggendaria, per le riprese non furono usate luci di scena ma solo la luce generata dalle candele ... vedere link sotto per la sua incredibile storia:

http://www.marcocavina.com/omaggio_a_kubrick.htm
Commento # 18 di: Pier2204 pubblicato il 30 Luglio 2011, 14:57
Originariamente inviato da: moklev
Certo certo... la cassa in metallone della Hassy poteva tranquillamente schermare la pellicola dal vento solare. Dentro uno scafandro di piombo con pareti da 80 cm di spessore... forse...

Infatti se ne guardano bene dal mettere le chiappe fuori dalla magnetosfera... millantatori a stelle e strisce (anche un po' scarsi in fisica nel raccontare balle).



La ISS non è rivestita con 80 cm di piombo e dentro ci vivono persone per mesi che se permetti hanno un valore più alto di una nikon. Non esageriamo adesso.

La schermatura di una macchina fotografica potrebbe essere sufficente per proteggere la macchina da radiazioni e raggi cosmici per un periodo relativamente lungo, il problema è che quando scatti una fotografia devi aprire il sensore all'ambiente esterno e questo causa danni irreversibili.

L'esposizione alle radiazioni solari sono un problema più grave per l'organismo umano che per una macchina, ma le loro tute quando fanno le passeggiate all'esterno della stazione, non sono rivestite con 80 cm di piombo.
La riparazione del telescopio spaziale Hubble furono fatte nello spazio, molte ore di lavoro da parte dei tecnici per sostituire una lente all'interno. Questi sono tornati sani e salvi con lo shuttle.

Il problema principale sono le escursioni termiche che nello spazio sono estreme...
Commento # 19 di: Stillo pubblicato il 30 Luglio 2011, 16:22
Originariamente inviato da: Bhibu

Cmq in nasa non sono molto intelligenti, perchè se lo fossero non avrebbero lasciato le F3 e le hassy sulla luna, le avrebbero portate sulla terra, tenute in cassaforte per una 30ina di anni e poi vendute a prezzi spropositati, un pezzo di storia come la macchina usata nella prima missione lunare o la lente Angenieux della telecamera usata per il filmato varrebbero tanto quanto il sacro gral!


Hai ragione!!!!!
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Quasi quasi vado a prenderle e poi le metto su eBay.
Chissà se ci tiro su un centinaio di euro
Commento # 20 di: Bhibu pubblicato il 30 Luglio 2011, 18:47
Originariamente inviato da: mzanut72
...e perche' cosa dire invece del leggendario Zeiss Planar 50mm f/0.7 ?!?
Ottica costruita dalla Zeiss per la NASA in soli 10 esemplari; 3 di questi addirittura utilizzati da Kubrick per girare alcune scene di Barry Lyndon a lume di candela... UNICA volta nella storia del cinema in cui, grazie a quest'ottica leggendaria, per le riprese non furono usate luci di scena ma solo la luce generata dalle candele ... vedere link sotto per la sua incredibile storia:

http://www.marcocavina.com/omaggio_a_kubrick.htm


Questi zeiss non li conoscevo, vado a leggermi l'articolo di cavina. Grazie

Originariamente inviato da: Stillo
Hai ragione!!!!!
Quasi quasi vado a prenderle e poi le metto su eBay.
Chissà se ci tiro su un centinaio di euro


Si qualche centinaio di milioni di €, peccato che andarle a prendere con una missione apposita costerebbe di più!
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