Negli ultimi anni, il fenomeno dei selfie estremi ha portato a un aumento preoccupante degli incidenti mortali tra i turisti. Secondo uno studio del 2018, tra il 2011 e il 2017, almeno 259 persone nel mondo hanno perso la vita mentre cercavano di scattarsi un selfie in situazioni pericolose. L'India, gli Stati Uniti e la Russia sono tra i paesi con il maggior numero di questi incidenti. L'ultimo caso globale riguarda una turista russa, in Sri Lanka.
Per arginare il fenomeno, in Giappone le autorità sono arrivate a mettere guardie di sicurezza in alcuni luoghi resi famosi da film per evitare incidenti tra i turisti: ne abbiamo parlato recentemente.
Si sporge troppo dal treno per un selfie, urta una roccia e cade
L'incidente più recente ha coinvolto una turista russa di 53 anni, Olga Perminova, che è morta dopo essersi sporta da un treno in movimento per scattare un selfie, come riportato dalla polizia locale.
Instagram e TikTok hanno reso celebri alcuni tragitti ferroviari molto scenografici instillando nei turisti la voglia di sfruttarli per ottenere riprese mozzafiato. Troppo spesso però la brama di portare a casa lo scatto o il filmato perfetto per il proprio profilo social prende il posto della normale prudenza, con risultati a volte mortali.
In questo caso la turista russa è deceduta dopo essere caduta da un treno in movimento mentre tentava di scattare un selfie in Sri Lanka. L'incidente è avvenuto sulla famosa linea ferroviaria Podi Menike, tra le stazioni di Badulla e Hali Ela. Secondo le autorità locali, Perminova si è sporta dal finestrino del treno per una foto quando ha urtato una roccia, cadendo dal treno e riportando gravi ferite alla testa.
Nonostante il ricovero immediato presso il Badulla Teaching Hospital, la donna è deceduta a causa delle lesioni subite. Questo tragico evento sottolinea nuovamente i pericoli associati al tentativo di catturare immagini mozzafiato sottovalutando i possibili rischi.
Per tornare al dato citato nel titolo: tra il 2011 e il 2017, il Global Shark Attack File e l'International Shark Attack File (ISAF) riportano circa 53 decessi totali per attacchi di squali non provocati. Se confrontiamo questi dati con le 259 morti per selfie estremo nello stesso periodo, risulta evidente che il tentativo di scattare autoscatti in situazioni pericolose è stato circa cinque volte più letale rispetto agli attacchi di squali.