Il produttore nipponico Nikon ha annunciato i risultati fiscali per il primo trimestre 2020 (Q1 2020) confermando, ancora una volta, come il mercato delle fotocamere digitali sia in forte difficoltà. Non è un segreto considerando che anche brand concorrenti, ma anche la CIPA hanno confermato il trend negativo.
Se da un lato Nikon ha dichiarato che le vendite delle mirrorless full-frame della serie Z (e relative ottiche) sono costanti, il resto del portafoglio non riesce a crescere e risente della crisi del settore trainando tutta la divisione in negativo. Inoltre, le spese per la ricerca e sviluppo e la produzione dei nuovi modelli hanno ridotto i margini riducendo la quantità di denaro disponibile.
I mercati di riferimento per Nikon quando si parla di mirrorless sono quello statunitense ed europeo mentre le reflex di fascia media e bassa non hanno avuto buone vendite in mercati come quello asiatico e in particolare in Cina.
Nikon ha annunciato una riduzione dei ricavi per il settore imaging stimabile nel -15% con gli utili che hanno toccato i -71,77%. Le unità con ottica intercambiabile (sia reflex che mirrorless) hanno avuto un calo del -21,1% pari a 450 mila unità mentre le fotocamere compatte hanno avuto una contrazione del 37,2% pari a 270 mila unità. Anche il mercato delle ottiche è in calo con un -16,9% toccando le 740 mila unità.