A poco tempo dalla presentazione della fotocamera reflex D80, ecco che Nikon sceglie il periodo prenatalizio per presentare il modello di ingresso nel mondo reflex, ovvero il modello D40. Con questo modello Nikon intende coinvolgere l'utente interessato alla fotografia digitale che vuole ottenere buoni risultati senza per forza essere degli esperti.
Questo modello infatti, dotato del sensore da 6,1 Megapixel dei modelli D70, D70s e D50 di precedente generazione, nasce con una particolare tecnologia che permette di valutare parametri come luminosità, contrasto ed colori per metterli a confronto con 30.000 scenari di illuminazione presenti in un database interno. La macchia quindi, completamente in automatico, verrà incontro all'utente scegliendo la migliore esposizione in quel dato frangente, molto utile soprattutto in casi di illuminazione non ottimale.
Certo, l'utente evoluto ed il professionista potrebbero avere qualcosa da ridire, ma non è a loro che Nikon si rivolge con questo modello. A fare da valore aggiunto alla nuova nata inoltre concorre una tecnologia di messa a fuoco mutuata dal ben più nobile modello D200, un tempo di accensione di soli 0,18 secondi ed una raffica di 2,5 scatti al secondo, fino a 100 immagini di seguito in JPEG FINE.
La nuova D40 è compatibile con tutti gli obiettivi AF-S/AF-I Nikkor e viene equipaggiato con un nuovo obiettivo Zoom-Nikkor AF-S DX 18-55mm f/3.5-5.6G ED II, che offre la nuova tenologia SWM (Silent Wave Motor), per un'operatività meno rumorosa rispetto alle lenti base di precedente generazione. Il peso della macchina, senza batterie, obiettivi e schede memoria, si aggira intorno ai 475 grammi.
La memorizzazione delle immagini è affidata a schede di tipo SD, mentre il monitor è ora di 2,5 pollici. L'autonomia si aggira intorno ai 470 scatti, mentre il prezzo, non ancora comunicato ma probabilmente inferiore ai 500 Euro, sarà il più basso in assoluto per un prodotto reflex Nikon.