Mentre anche l'Italia è sotto la morsa dell'acqua, arrivano nuovi aggiornamenti dalla Thailandia in merito alla situazione delle alluvioni, che hanno colpito, oltre a migliaia di persone della popolazione, alcuni stabilimenti di produzione di Nikon e Sony.
La casa giallo-nera ha rilasciato una nuova nota in cui informa della situazione: il livello dell'acqua, che aveva superato abbondantemente i due metri, è sceso di 40 centimetri rispetto al picco, ma continua a sommergere il primo piano degli edifici nell'area del complesso industriale. Nikon comincia a fare delle previsioni sulla ripresa delle attività, ma queste non sono rosee: le operazioni di pompaggio dell'acqua non vedranno una fine prima della fine di novembre e una parziale riapertura dello stabilimento è prevista solo per il mese di gennaio 2012.
La completa riapertura a pieno regime non è prevista prima del marzo 2012: per questa ragione Nikon sta pianificando uno spostamento della produzione verso altri siti propri e di fabbriche partner, in modo da ristabilire a partire da dicembre almeno in parte la produzione dei propri apparecchi, tra cui reflex entry level e fotocamere compatte. Come potrete leggere nel nostro report dal factory tour in Cina, la produzione della nuova mirrorless Nikon 1 non è interessata dall'evento.