Durante la fiera CP+ 2019 in Giappone, i ragazzi di DPReview hanno potuto chiacchierare con alcuni dirigenti di Nikon. Durante l'intervista sono emersi alcuni punti interessanti che in futuro potrebbero diventare prodotti reali.
Ovviamente niente è stato confermato in maniera netta da Naoki Kitaoka (DM of the UX Planning Department Marketing) e Takami Tsuchida (Sector Manager of the Marketing Sector). Ma ricapitoliamo quanto detto.
Nikon ha dichiarato che ancora adesso il mirino ottico è superiore all'EVF per alcune applicazioni, come quelle sportive. Questo è ovviamente "un problema" per quanto riguarda le mirrorless, anche se queste ultime stanno diventando sempre più comuni.
Tre sono stati i "capi saldi" per Nikon durante la realizzazione dell'ecosistema Z. Una nuova dimensione nelle prestazioni ottiche, affidabilità sotto tutti i punti di vista e infine che fossero "a prova di futuro".
Il punto più interessante è però legato a una domanda successiva: "pensi che l'attacco Z potrà essere impiegato su una piattaforma APS-C, così come sulle full frame?". Ovviamente il dirigente di Nikon non ha potuto essere preciso nella risposta ma tanto è bastata.
Secondo quanto riportato è stato detto che gli utenti DSLR DX desidererebbero una mirrorless ma non full-frame. L'attacco Z quindi potrebbe essere impiegato anche su questo genere di fotocamere. Si tratta ancora di frasi decisamente vaghe, ma anche Sony ha fatto riferimenti a una APS-C dedicata agli enthusiasts.
In entrambi i casi uno degli obiettivi dovrebbe essere Fujifilm che con le sue APS-C ha soddisfatto molti utenti per via del rapporto qualità/prezzo/prestazioni.
Sempre in merito all'attacco Z, i dirigenti di Nikon hanno anche aggiunto che non ci sono particolari svantaggi: l'immagine ha una qualità elevata anche ai bordi del frame. L'unico punto a sfavore è che l'attacco ampio costringe ad avere design non propriamente compatti.