La notizia era apparsa su Japan Times un paio di giorni fa e rimbalzata ampiamente sul web: nel giro di meno di un anno Nikon dismetterà in Giappone la produzione delle sue reflex, per spostare del tutto la produzione in Thailandia. La notizia segue quella dell'intenzione di chiudere due stabilimenti su tre tra quelli dedicati alla produzione delle ottiche in terra nipponica e quella della chiusura dello stabilimento di Sendai, che avevamo visitato in occasione del lancio delle mirrorless Z7 e Z6. In realtà si tratta di un piano già annunciato sul finire del 2020.
Nikon tiene però a precisare, tramite comunicato stampa, che ottiche e componenti ad alta precisione continueranno a essere prodotte in Giappone. È stata spostata solo una parte della sua produzione in Thailandia, nella fabbrica fondata nel 1990 che per 30 anni ha realizzato fotocamere e obiettivi. Se possedete una fotocamera Nikon di fascia entry level e anche prosumer, probabilmente sul fondo trovate proprio la scritta 'Made in Thailand'.
Di seguito le parole ufficiali di Nikon Corp:
"Nikon centralizzerà la produzione di corpi camera nella sua fabbrica in Thailandia. Nikon prevede di centralizzare la produzione dei corpi macchina nella sua fabbrica in Thailandia, che è stata fondata nel 1990 e ha prodotto fotocamere e obiettivi intercambiabili per circa 30 anni. Le fabbriche nazionali di Nikon in Giappone continueranno a produrre componenti ad alta precisione per fotocamere e obiettivi intercambiabili. L’alta qualità per cui i nostri prodotti sono noti è garantita sempre, indipendentemente dalla fabbrica in cui sono prodotti".
A proposito di reflex, recentemente ci siamo chiesti se la nuova Nikon Z 7II possa essere la vera erede di Nikon D850. La risposta nel nostro video:
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