'Non è pornografia del dolore, queste immagini vanno mostrate': a Lodi continua il Festival della Fotografia Etica

'Non è pornografia del dolore, queste immagini vanno mostrate': a Lodi continua il Festival della Fotografia Etica

di Roberto Colombo, pubblicata il

“Alberto Prina, ideatore e direttore del Festival della Fotografia Etica ne è convinto: Lodi è il luogo giusto per mostrare certe immagini forti, che in qualche modo devono essere fatte vedere al mondo. Se non vengono mostrate a un festival del genere, dove dovrebbero esserlo?”

"Ci hanno accusato di fare pornografia del dolore, ma a chi avanza questo tipo di obiezione io chiedo 'Se non qui all'interno della cornice di un festival che mette al centro la fotografia etica e le storie delle persone, dove andrebbero mostrate queste foto?'" - questo uno dei passaggi del racconto che Alberto Prina, ideatore e direttore del Festival della Fotografia Etica di Lodi, ci ha fatto dell'esposizione presso Palazzo Barni, che ospita la mostra del World Report Award.

Fotografia Etica di Lodi XIV edizione 2023

"Sì, perché queste foto vanno mostrate in qualche modo. C'è chi lucra sul dolore, ma sono quelli che queste guerre le alimentano, noi - con fotografi che mettiamo in mostra - ci limitiamo a raccontarle. E dobbiamo raccontarle, anche se le immagini sono crude: è la realtà davanti alla quale non possiamo chiudere gli occhi. Un buon fotografo di guerra è quello che in mezzo a un racconto è capace di piazzare quella foto che è un vero e proprio cazzotto allo stomaco. Un grande fotografo di guerra è quello capace di piazzare un colpo dopo l'altro, fino a stenderti. Con il suo lavoro 'The Siege of Mariupol' Evgeny Maloletka è stato capace di farlo, raccontandoci una delle pagine più buie della guerra in Ucraina".

Fotografia Etica di Lodi XIV edizione 2023

Le immagini Maloletka - che gli hanno valso il Master Award 2023 - in mostra a Lodi sono effettivamente molto intense e le facce - e gli occhi - dei visitatori ne erano testimoni, guardando la gente passare in sala. Molto intense anche le altre mostre del World Report Award, tra cui quella di Gerd Waliszewski, vincitore dello Student Award - che affronta lo stesso tema - quello della vita in Ucraina durante la guerra - ma che posa il suo sguardo sui giovani e sul loro tentativo di vivere la loro vita quotidiana, che viene regolarmente interrotta dalle sirene d’allarme e dai missili in arrivo.

Il World Report Award - concorso che ormai da 10 anni viene sponsorizzato da Fujifilm - si compone di diversi premi, tra cui quello Spotlight che vuole essere un premio alla fotografia giovane in senso lato: non vi si accede per questioni anagrafiche, ma è riservato ai fotografi che non hanno vinto uno dei 5 festival più importanti a livello internazionale: World Press Photo, W. Eugene Smith Grant in Humanistic Photography, The Pulitzer Prizes, POYi Picture of the Year e World Report Award. Ad aggiudicarselo quest'anno è Bob Miller, per un lavoro sulla comunità rurale di Loretto, un paesino nel Kentucky, in cui le giovani generazioni si trovano strette tra le tradizioni dell'America contadina e il mondo che cambia con l’inarrestabile espansione dell’agricoltura industrializzata. Il suo lavoro 'The Last Generation: Zoey's Dream' si focalizza soprattutto sull'undicenne Zoey.

Fotografia Etica di Lodi XIV edizione 2023 Alberto Prina

Alberto Prina, ideatore e direttore del Festival della Fotografia Etica di Lodi, davanti alla mostra 'Alpaqueros' di Alessandro Cinque

I visitatori trovano esposto a Palazzo Barni anche il lavoro 'Alpaqueros' di Alessandro Cinque, fotografo che recentemente abbiamo incontrato ai Sony World Photography Awards. Alpaqueros parla di persone e cambiamento climatico, un'accoppiata che è filo conduttore di alcuni dei più importanti lavori di Alessandro. In questo caso Cinque con le sue fotografie parla delle difficoltà crescenti delle comunità andine dedite all'allevamento degli alpaca, un'attività cruciale per 1 milione di peruviani che da essa dipendono interamente.

Fotografia Etica di Lodi XIV edizione 2023 Alpaqueros

Il cambiamento climatico sta spostando sempre più in alto i pascoli creando problemi alle persone e agli animali che devono spostarsi per tragitti più lunghi per trovare erba di qualità e che devono abituarsi ad altitudini sempre più elevate. Tradizionalmente l'allevamento di questi animali è svolto a quote superiori ai 3.000 metri, ma negli ultimi anni è stato necessario salire di centinaia di metri di altitudine per continuare a trovare i giusti pascoli, con l'ulteriore risvolto negativo di frammentare le comunità e di mettere in crisi l'identità culturale andina.

Sono molte le location in cui si dipana la quattordicesima edizione del Festival della Fotografia Etica di Lodi e anche quest'anno uno dei luoghi imperdibili è la Cavallerizza, spazio recuperato in questi anni proprio grazie al festival e che ospita Elegia Lodigiana di Gabriele Cecconi, un progetto finanziato dal bando Strategia Fotografia 2022 promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, in collaborazione con la Provincia di Lodi e il Festival della Fotografia Etica.

Fotografia Etica di Lodi XIV edizione 2023 Cavallerizza Elegia Lodigiana Cecconi
Fotografia Etica di Lodi XIV edizione 2023 Cavallerizza Elegia Lodigiana Cecconi

L'assignment ha chiesto a Cecconi, reportagista di fama internazionale con esperienza su tematiche ambientali, di posare il suo sguardo più vicino del solito, nel lodigiano, tenendo come filo conduttore il tema dell'acqua, elemento che disegna il profilo del territorio, che disegna i confini del lodigiano e che ne rappresenta una delle fonti di vita, in una provincia legata in modo strettissimo ad allevamento e agricoltura. Un tema ancora più cruciale dopo la crisi idrica che ha interessato nel 2022 il nord Italia.

Fotografia Etica di Lodi XIV edizione 2023 Cavallerizza Elegia Lodigiana Cecconi

Anche in questo caso c'è lo zampino di Fujifilm, che ha messo a disposizione gli strumenti per scattare le foto del progetto. In particolare, per venire incontro alle esigenze di un progetto che richiedeva una approccio riflessivo da un lato e grande profondità in termini cromatici, la scelta è caduta sulla mirrorless medio formato Fujifilm GFX 100S, accompagnata dallo zoom standard Fujinon GF 32-64mm F4 LM WR e dalle ottiche fisse GF 45mm F2.8 R WR e GF 63mm F2.8 R WR.

Le immagini di Cecconi hanno permesso agli stessi lodigiani di vedere il proprio territorio con occhi diversi, come ci ha testimoniato il direttore del Festival Alberto Prina: "La mostra Elegia Lodigiana di Gabriele è un importantissimo passo di maturità per il Festival della Fotografia Etica di Lodi. Testimonia la capacità di essere produttori di mostre sul territorio di grande valore che non solo danno un approccio nuovo all'intero Festival, ma permettono di far nascere un dialogo con gli archivi di arte contemporanea. Attraverso lo sguardo di un fotografo internazionale il proprio territorio, le proprie radici e origini vengono esplorate in un modo completamente innovativo e sicuramente potente ed efficace".

Il Festival della Fotografia Etica di Lodi XIV edizione ha ancora tre weekend di svolgimento e terminerà il 29 ottobre prossimo.


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