Non solo narcisista: chi pubblica troppi selfie è anche un potenziale psicopatico
di Nino Grasso, pubblicata il 13 Gennaio 2015, alle 09:41
Da qualche anno è un neologismo ampiamente diffuso fra i giovani: il selfie ha conquistato le masse, ma il suo abuso potrebbe essere dovuto a motivazioni ben più profonde secondo la Ohio State University
Commenti (23)
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - Info
Per contattare l'autore del pezzo, così da avere una risposta rapida, si prega di utilizzare l'email personale (vedere in alto sotto il titolo). Non è detto che una domanda diretta inserita nei commenti venga verificata in tempi rapidi. In alternativa contattare la redazione a questo indirizzo email.
Per contattare l'autore del pezzo, così da avere una risposta rapida, si prega di utilizzare l'email personale (vedere in alto sotto il titolo). Non è detto che una domanda diretta inserita nei commenti venga verificata in tempi rapidi. In alternativa contattare la redazione a questo indirizzo email.
Commento # 11
di: xcvbnm67
pubblicato il 13 Gennaio 2015, 11:00
anche a me viene da pensare che l'uomo che si fa molti selfie non sia tanto sano di mente, ma allora delle donne che passano la giornata a farsi selfie (belen, canalis ecc) cosa dovremmo dire?
Commento # 12
di: Dumah Brazorf
pubblicato il 13 Gennaio 2015, 11:06
Se sono bone, discinte e pubblicano tutto W i selfi...
Commento # 13
di: Itacla
pubblicato il 13 Gennaio 2015, 11:25
sono sempre più attonito nel vedere come e in quali ricerche vengono spesi soldi e tempo da questi fantomatici ricercatori..
mai fatto un solo selfie in vita mia ma dare degli psicopatici a chi si fa delle foto, giustificandolo con non so quale correlazione statistica, è come dire che chi si mangia cewingum è un potenziale terrorista..
mai fatto un solo selfie in vita mia ma dare degli psicopatici a chi si fa delle foto, giustificandolo con non so quale correlazione statistica, è come dire che chi si mangia cewingum è un potenziale terrorista..
Commento # 14
di: pippajap
pubblicato il 13 Gennaio 2015, 19:59
uhm uhm uhm...
Piuttosto, riguardo all'auto-oggettivazione, mi da un po' da pensare la frase "Si tratta di una caratteristica rara negli uomini eterosessuali e che potrebbe condurre a risultati "terribili".
Ciò significa forse che chi costantemente modifica e/o usa filtri che abbelliscono la propria immagine esula, ancorchè inconsciamente, dalla predetta categoria? O.o
Piuttosto, riguardo all'auto-oggettivazione, mi da un po' da pensare la frase "Si tratta di una caratteristica rara negli uomini eterosessuali e che potrebbe condurre a risultati "terribili".
Ciò significa forse che chi costantemente modifica e/o usa filtri che abbelliscono la propria immagine esula, ancorchè inconsciamente, dalla predetta categoria? O.o
Commento # 15
di: LMCH
pubblicato il 13 Gennaio 2015, 23:38
Originariamente inviato da: pippajap
Piuttosto, riguardo all'auto-oggettivazione, mi da un po' da pensare la frase "Si tratta di una caratteristica rara negli uomini eterosessuali e che potrebbe condurre a risultati "terribili".
Ciò significa forse che chi costantemente modifica e/o usa filtri che abbelliscono la propria immagine esula, ancorchè inconsciamente, dalla predetta categoria? O.o
Ciò significa forse che chi costantemente modifica e/o usa filtri che abbelliscono la propria immagine esula, ancorchè inconsciamente, dalla predetta categoria? O.o
No, il senso è che l'auto-oggettivizzazione (in genere rara tra i maschi eterosessuali per ragioni culturali e non) porta spesso a depressione e disturbi alimentari.
Solo che bisogna tener conto che un conto è un ritocco fatto magari per rendere meglio l'atmosfera di quando si è fatto l'autoscatto o emulando quello che fanno altri visto che è di moda con instagram ecc. un altro e' avere la fissa del proprio aspetto a livello patologico.
Commento # 16
di: paranoic
pubblicato il 14 Gennaio 2015, 14:13
Originariamente inviato da: Eraser|85
this.
Che poi attenzione, non è che se uno si fa un autosgatto è automaticamente uno psicopatico con la mania dei selfie. Ci sono tante occasioni in cui vale la pena di ricordare il momento immortalandolo con una foto. Ma da qui a postare la stessa faccia da 10 volte la settimana (o al giorno.. dipende dalla gravità della patologia) ce ne passa...
Che poi attenzione, non è che se uno si fa un autosgatto è automaticamente uno psicopatico con la mania dei selfie. Ci sono tante occasioni in cui vale la pena di ricordare il momento immortalandolo con una foto. Ma da qui a postare la stessa faccia da 10 volte la settimana (o al giorno.. dipende dalla gravità della patologia) ce ne passa...
Scusami, se mi permetto...ma un teorico momento da ricordare può essere utile e divertente o dilettevole da rammentare solo per te, come puoi pensare che a terzi interessi quel momento, oppure meglio, come puoi ritenere che quel momento così piacevole ed importante da rammentare per te, possa esserlo comunque anche per altri??
Domanda ingenua e priva di scopo critico. E' una cosa che guardando molti profili pubblici mi sto chiedendo da diverso tempo e lo faccio perchè personalmente non possiedo nessun account di qualsivoglia social. E probabilmente è per questo che non comprendo la cosa e domando, ribadendo, senza cercare nessuna critica. Ovviamente.
Ciao
Commento # 17
di: maxnaldo
pubblicato il 14 Gennaio 2015, 14:13
per essere bello bello in modo assurdo devo selfiarmi ogni 30 minuti al massimo.
Commento # 18
di: paranoic
pubblicato il 14 Gennaio 2015, 14:21
Originariamente inviato da: Itacla
sono sempre più attonito nel vedere come e in quali ricerche vengono spesi soldi e tempo da questi fantomatici ricercatori..
mai fatto un solo selfie in vita mia ma dare degli psicopatici a chi si fa delle foto, giustificandolo con non so quale correlazione statistica, è come dire che chi si mangia cewingum è un potenziale terrorista..
mai fatto un solo selfie in vita mia ma dare degli psicopatici a chi si fa delle foto, giustificandolo con non so quale correlazione statistica, è come dire che chi si mangia cewingum è un potenziale terrorista..
A parte che spesso i ricercatori sono stipendiati per fare ricerche che a noi possono risultare assurde, ma spesso, suddette ricerche possono generare informazioni rilevanti non solo in termini statistici, bensì anche, se associati a modelli di consumo, possono essere rilevanti anche a fini di marketing one to one, e quindi alla produzione delle aziende.
Ti copio, in quanto nemmeno io ho mai pensato o peggio scattato una foto personale da pubblicare su quache social (a dire il vero nemmeno foto da tenere nel photo book, in quanto odio le fotografie ed odio farmi fotografare), sul consumo di chewingum, associato ad attività terroristica o possibile terrorista, non scanzerei a priori la possibilità che presunti esperti e profiler si mettano a desumere che la masticazione assidua di gomma da masticare, invece di essere sinonimo di stress, possa generare delle figure pericolose per la società moderna e quindi con suddetta scusa si mettano ad analizzarne feci, urine, sangue, osservarli anche nel processo di riposo etc..etc..
Ciao
Commento # 19
di: paranoic
pubblicato il 14 Gennaio 2015, 14:33
Originariamente inviato da: LMCH
No, il senso è che l'auto-oggettivizzazione (in genere rara tra i maschi eterosessuali per ragioni culturali e non) porta spesso a depressione e disturbi alimentari.
Solo che bisogna tener conto che un conto è un ritocco fatto magari per rendere meglio l'atmosfera di quando si è fatto l'autoscatto o emulando quello che fanno altri visto che è di moda con instagram ecc. un altro e' avere la fissa del proprio aspetto a livello patologico.
Solo che bisogna tener conto che un conto è un ritocco fatto magari per rendere meglio l'atmosfera di quando si è fatto l'autoscatto o emulando quello che fanno altri visto che è di moda con instagram ecc. un altro e' avere la fissa del proprio aspetto a livello patologico.
Mi spieghi cosa intendi per auto oggettivazione?? Come ho accennato altrove "disprezzo" i selfie, "disprezzo" i social e me ne sto alla larga il più possibile.
Spesso sento anche citare il termine depressione e spesso lo sento abusare da parte di presunti psicologi o psicanalisti o peggio da terzi, minimamente qualificati dal farlo (e che spesso purtroppo, senza averne nemmeno titolo, fanno ingerire farmaci antidepressivi che cagionano danni serissimi al sistema nervoso degli individui).
Disturbi alimentari?? Bulima, Anoressia?? Se riesco ad intuire il significato del termine auto oggettivazione, che onestamente ignoro, si starebbe ad indicare un soggetto narcista e che richiede su se stesso l'attenzione costante di terzi anche estranei. E' così?? Tendenzialmente però i disturbi alimentari sono generati da forte stress, da insoddisfazione personale, da dismissioni da fenomeni di tabagismo etc. con l'auto oggettivazione, non vedo, almeno per come la intendo io, nessuna connessione. Un soggetto insoddisfatto od altamente stressato può presentare sintomi di abuso di cibo in entrata od in uscita, ma un soggetto simile non è un soggetto eccessivamente narciso e certamente, visto il basso livello di auto stima, non è portato ad utilizzare i selfie.
Infatti, personalmente, quando sono particolarmente annoiato, nervoso, stressato, insoddisfatto (purtroppo negli ultimi vent'anni capita spesso) tendo ad assumere dosi di cibo incontrollato e senza logica ragione, ma allo stesso tempo, non amo minimamente la mia immagine che certamente non tendo ad immettere a forza su tutti i social mondiali. Anzi, odio proprio farmi fotografare, ma penso che tale rimarrebbe anche se dovessi miracolosamente riuscire finalmente ad evadere dalle mie prigioni.
Ribadisco, che non è ironia, bensì solo incapacità di intuire il significato del termine in questione, quindi eventuale domando scusa, per l'ignoranza dimostrata.
Grazie
Commento # 20
di: LMCH
pubblicato il 14 Gennaio 2015, 23:07
Originariamente inviato da: paranoic
Mi spieghi cosa intendi per auto oggettivazione??
Lo dice il termine stesso, pensare a se stessi più come (in senso lato) oggetto/strumento che come persona.
In questo caso depressione e disturbi alimentari derivano (anche) dal non riuscire ad apparire esteriormente agli altri come si vorrebbe.
E' ovviamente una cosa diversa dal desiderare che gli altri ti vedano per come pensi di essere o pensare che il proprio stato esteriore sia da migliorare prima di una foto perche si sa che si tende ad essere trasandati nella vita di tutti i giorni.
A parte questo depressione e disturbi alimentari possono essere legati ad altro, ecc. ecc.
La parola chiave da ricordare è "a livello patologico".
Nel senso che molti termini usati in psicologia nascono dallo studio di una qualche patologia e poi vengono estesi anche per indicare comportamenti dello stesso tipo a livello di semplice sfumature della personalità.
Ad esempio un conto è uno che è narcisista a livello patologico, un altro è uno ha tendenze narcisistiche (che magari notano anche i profani ma ben lontane da arrivare a livelli eccessivi).