X100 è un modello decisamente importante per Fujifilm. Con questa fotocamera il produttore giapponese ha inaugurato il suo nuovo corso e dato vita alla fortunata famiglia X-Series. Un corpo in solido metallo, un ampio sensore in formato APS-C, un'ottica fissa di qualità da 35mm equivalenti: sono questi i punti cardine di questo modello, arrivato ora con Fujifilm X100V alla sua quinta incarnazione (la V può essere interpretata anche come numero romano), che introduce novità, mantiene fede al DNA originale.
Naturalmente si è evoluto il sensore: la nuova X100V prende in prestito il validissimo elemento sensibile X-Trans CMOS 4 da 26 megapixel, che in accoppiata al processore e X-Processor 4 ha ottenuto ottime recensioni (anche da parte nostra) in modelli come X-T3 e X-Pro3. Rispetto al precedente sensore da 24 megapixel, il nuovo APS-C da 26 milioni di pixel è molto più veloce e offre importanti miglioramenti, oltre che sulla cadenza di scatto, sulla messa a fuoco e sulla resa agli alti valori di sensibilità ISO. Ora Fujifilm X100V offre raffiche a 11 fps con otturatore meccanico, ma in modalità silenziosa con otturatore elettronico può arrivare a 20 fps a piena risoluzione e a 30 fps in modalità crop 1,25x. A livello autofocus la lettura più veloce del sensore, che integra punti a rilevazione di fase, permette una sensibilità dichiarata fino a -5EV e, soprattutto l'integrazione della funzionalità Face/Eye Detection, anche in inseguimento. Per il posizionamento del punto di messa a fuoco resta un punto saldo il joystick, integrato già nel modello precedente. Il nuovo sensore porta in dote anche la possibilità di registrare filmati 4K a 30p con uscita 10-bit 4:2:2 su HDMI. Oltre al sensore, X100V 'ruba' da X-Pro3 il rinnovato mirino ibrido, con pannello OLED da 3,69 milioni di punti.
L'ottica non cambia in focale e apertura, 23mm F2 (35mm equivalenti in formato full frame), ma integra ora un nuovo elemento asferico nello schema ottico, che a detta di Fujifilm migliora la resa ai bordi e alle corte distanze di messa a fuoco. L'ottica resta compatibile con i tele e wide converter studiati per i modelli precedenti.
Cambio deciso sul retro: X100V lascia lo schermo fisso e adotta invece uno schermo orientabile touch, come sui modelli X-T3 e simili. Una scelta condivisibile, che mette d'accordo sia chi lo voleva, sia chi ne avrebbe fatto a meno, visto che l'implementazione particolarmente sottile non aggiunge spessore alla fotocamera quando il display è in posizione di riposo. Il display guadagna anche risoluzione rispetto al monitor fisso precedente, arrivando a 1,62k punti. Sparisce invece il joypad a 5 vie, ritenuto da qualcuno superfluo dopo l'introduzione del joystick, ma che rappresentava una fonte di tasti scorciatoia personalizzabile. Ora il design è molto più pulito ed essenziale, ma qualcuno potrebbe sentirne la mancanza. Si sposta anche il tasto Q che richiama il Quick Menu: ora si trova sul bordo. Sarà più difficile premerlo involontariamente, ma probabilmente anche volontariamente.
Una piccola modifica ha interessato anche la ghiera che combina tempi di otturazione e sensibilità. Nel modello precedente aveva un meccanismo a molla e doveva essere alzata e mantenuta sollevata per regolare gli ISO: ora invece ha un meccanismo a scatto, per cui può essere lasciata sull'impostazione che si usa maggiormente. Fujifilm ha lavorato anche sulle guarnizioni per rendere la macchina più resistente alla polvere e all'umidità.
FUJIFILM X100V sarà disponibile, in versione Silver e Black, da fine febbraio 2020 al prezzo indicativo suggerito al pubblico di 1.529,99 euro IVA inclusa.