Ricoh è un marchio molto attivo nei segmenti di mercato dedicati agli appassionati in cerca di fotocamere di qualità, con un chiaro richiamo al vecchio mondo della pellicola. Nella sua gamma si dstingue in particolare su questo fronte la serie G, che vede ad esempio a catalogo una compatta ad ottica fissa.
Ora la serie si arricchisce con l'erede della GX100, la Ricoh GX200, che eredita molti particolari dal precedente modello, ma incrementa la risoluzione del sensore e ne affida la gestione al nuovo processore d'immagine Smooth Imaging Engine III.
Dotata di una luminosa ottica 24-72mm equivalenti (diaframma massimo alla focale minima pari a f/2,5) racchiude all'interno del corpo, spesso 25mm, un sensore CCD da 12 megapixel di risoluzione in formato, come riporta DPReview, 1/1,7". L'incremento di pixel sul sensore non dovrebbe, secondo quando espresso dalla casa produttrice, portare a incrementi dal punto di vista del rumore, la nuova gestione del processore d'immagine Smooth Imaging Engine III dovrebbe garantire delle buone prestazioni. In ogni caso la sensibilità ISO si estende fino al valore massimo di 1600 ISO.
La fotocamera integra sensori accelerometrici per la rotazione automatica del display e per la stabilizzazione delle immagini tramite movimento del sensore. Tra le novità il display sul retro, accreditato di una risoluzione di 460.000 punti, di diagonale pari a 2,7". Quest'ultimo può essere utilizzato come dispositivo di puntamento, ma nella versione VF KIT viene fornito anche il mirino digitale, installabile nell'apposita slitta posta nella parte superiore della fotocamera.