A volte non serve un divieto esplicito di importazione, ma basta complicare abbastanza le procedure per ottenere lo stesso risultato. È quello che sta succedendo negli Stati Uniti a DJI: il Congresso non ha ancora approvato un ban ufficiale ai droni dell'aziende cinese, ma gli uffici doganali stanno stanno applicando delle forti restrizioni in base a leggi sullo sfruttamento dei lavoratori.
Queste restrizioni stanno avendo un impatto molto forte sul lancio del nuovo DJI Air 3S, che di fatto non è ancora materialmente in vendita negli Stati Uniti.
Stando a una comunicazione inviata da DJI ai suoi partner commerciali sul territorio statunitense, l'US Customs and Border Protection sta sfruttando il provvedimento 'Uyghur Forced Labor Prevention Act' (UFLPA) come giustificazione per bloccare le importazioni dei droni cinesi.
In un post sul suo blog ufficiale, DJI prende le distanze dalle affermazioni dell'ufficio dogane statunitense. Secondo DJI questo provvedimento dà per scontato che tutti i dispositivi prodotti 'in parte o del tutto' nello Xinjiang e/o da alcune entità presenti in una apposita lista facciano uso di sfruttamento del lavoro della popolazione uigura e non abbiano i requisiti per l'importazione sul territorio USA, anche in assenza di prove concrete.
DJI nel suo post mette in evidenza alcuni punti:
- DJI non produce nessun componente nello Xinjiang: non ha fabbriche nella regione e né si appoggia su fornitori locali
- DJI non è un'entità nella lista nera provveddimento UFLPA
- DJI rispetta le leggi statunitensi e gli standard internazionali contro lo sfruttamento del lavoro
- La catena di fornitura DJI è soggetta a audit di due diligence e non ci sono mai state prove di lavoro forzato all'interno di essa
Sempre nel suo post DJI dichiara di stare lavorando attivamente con il CBP per documentare la propria innocenza e che la vicenda non sia che un 'malinteso' e che non sia legato alla proposta di divieto di importazione dei droni negli USA, che è stata proposta al Congresso.
A proposito del nuovo DJI Ai 3S: potete leggere la nostra recensione o semplicemente dedicare qualche minuto al video qui sotto, che ne sintetizza tutti gli aspetti: