In questo ultimo anno abbiamo visto diverse aziende diversificare i propri impianti produttivi delocalizzando la produzione in più Paesi: questa strategia non va solo nella direzione del contenimento dei costi con la ricerca di Paesi dove produrre in modo più economico, ma punta soprattutto ad evitare problemi di fermo totale della produzione di alcune linee di prodotto in caso di eventi negativi.
Il caso di Nikon, doppiamente colpita nel 2011 a causa dello tsunami in Giappone e dalle alluvioni in Thailandia, è quello più eclatante degli ultimi tempi. Dopo tale esperienza la casa giallonera ha deciso di aprire un nuovo stabilimento per la produzione delle sue reflex in Laos. È il sud est asiatico la parte del mondo più gettonata per l'espansione della capacità produttiva: Fujifilm ha scelto le Filippine per un nuovo impianto produttivo di ottiche.
La casa giapponese in campo fotografico sta sperimentando con la sua serie X un successo forse inaspettato e anche il più recente prodotto presentato, la mirrorless Fujifilm X-M1 ha visto un tale interesse nel pubblico da far mettere le mani avanti a un colosso come Amazon, che ha detto che a causa delle forniture inferiori alla domanda non riuscirà a soddisfare al primo giro tutte le richieste della nuova fotocamera Fujifilm.
La nuova sede FUJIFILM Optics Philippines Inc, da poco pienamente operativa, produrrà ottiche per fotocamere digitali, videocamere da videosorveglianza e proiettori. I piani per Fujifilm per il 2015 sono quelli di arrivare a 600 persone impiegate e a 18 milioni di ottiche prodotte.